Il 7 settembre la scrittrice originaria di Lentini presenta il suo “Virità femminile singolare-plurale”, una raccolta di venti racconti scritti in forma autobiografica da altrettante donne: dee, artiste, nobildonne e sante, per raccontare la loro versione dei fatti
Parola agli autori, a cinque grandi penne della nostra terra, ospiti dell’associazione culturale Luogocomune sulla Terrazza del Castello di Aci Castello per “Conversazioni d’autore”, rassegna musical-letteraria che andrà avanti fino al 10 settembre. Dopo l’autrice ed illustratrice catanese Lucia Scuderi, martedì 7 settembre alle ore 18 è attesa la scrittrice lentinese – che vive tra Roma e Siracusa – Giusy Sciacca, che presenterà il suo “Virità femminile singolare-plurale” (Edizioni d’arte Kalòs, 2021), una raccolta di racconti scritti in forma autobiografica.
Le venti protagoniste di questi racconti, stanche di essere dimenticate o travisate, prendono la parola per narrare loro la storia e spiegare al lettore la propria versione dei fatti. Alcune abitano sull’Isola dai tempi del mito, altre sono partite per poi ritornare, altre ancora sono arrivate in epoche più moderne, fino a giungere agli albori del Novecento. Sono dee, artiste, nobildonne, talvolta sante, ma anche rivoluzionarie, eretiche, scienziate. In una parola, donne. E non aspettano altro che essere ascoltate.
“Virità, femminile singolare-plurale”, un manifesto già nel titolo. «Ho scelto un termine siciliano – commenta Giusy Sciacca – perché siciliana sono io e la matrice che sottende il senso dell’intero libro, che tuttavia, muove dalla Sicilia per farsi mediterraneo e geograficamente omnidirezionale attraverso la rievocazione e la narrazione. Virità è un termine sia singolare sia plurale a ricordare che di verità non ce n’è una sola, che magari ne esistono molteplici e che alcune non sono mai state raccontate. Inoltre Virità è un termine siciliano facilmente comprensibile anche a chi non parla affatto il nostro dialetto, che nella produzione letteraria nazionale è comunque assai utilizzato e apprezzato».
«Virità è un ibrido – prosegue Sciacca – innanzi tutto una raccolta di racconti, ma è anche contaminazione con la saggistica e la drammaturgia. Dietro c’è un lungo percorso di ricerca personale attraverso la storia e la cultura siciliana, che mi appassiona senza lasciarmi mai. Ho scritto di eroine silenziose, note e meno note, ma pur sempre protagoniste. Ho sempre avvertito molto forte il carattere femmineo e materno della nostra Isola: dai culti autoctoni ai miti greci; e ho voluto recuperarlo viaggiando nel tempo».
Dialoga con l’autrice Teresa Sciacca del collettivo Luogocomune. L’incontro sarà accompagnato dalle note di Xiphonia, progetto musicale di Enrico Caruso che prende il nome dalla misteriosa città greca scomparsa, nella formazione che vede lo stesso Caruso alle percussioni e Antonio Privitera al pianoforte.
“Conversazioni d’autore” prosegue mercoledì 8 settembre con la scrittrice e magistrato siracusana Simona Lo Iacono che presenterà al pubblico “La tigre di Noto” (Neri Pozza, 2020). Giovedì 9 è attesa la giornalista catanese Rosa Maria Di Natale con “Il silenzio dei giorni” (Ianieri, 2021) e venerdì 10 settembre si conclude con lo scrittore ragusano, autore di best seller gialli, Vincenzo Vizzini con il romanzo storico “L’uranio di Mussolini” (Mondadori, 2021) scritto a quattro mani con Franco Forte.