Entra nel vivo il progetto continentale, finanziato dal bando del Ministero della Cultura “Boarding Pass Plus 2021-2022” sulla internalizzazione dei progetti culturali, condiviso dal centro culturale catanese con Curva Minore di Palermo, l’ucraino Izolyatsia, il slovacco Truc Sphérique e il tedesco Zentralwerk, e in collaborazione con Darshan di Catania. Direttore artistico Teho Teardo. Sette dei 15 artisti selezionati sono siciliani
Le selezioni dei 15 artisti coinvolti si sono chiuse alla fine dello scorso anno e adesso il progetto culturale europeo “Cantieri in Movimento – lndustrial Heritage Soundscapes” è entrato nel vivo. Un progetto nato in Sicilia grazie a Zō centro culture contemporanee di Catania, finanziato dal bando del Ministero della Cultura “Boarding Pass Plus 2021-2022” che sostiene il confronto e lo scambio di pratiche artistiche tra artisti e operatori italiani e stranieri. “Cantieri in Movimento – lndustrial Heritage Soundscapes” vuole valorizzare il patrimonio materiale e immateriale legato all’archeologia industriale, a partire dal sito di ex raffineria di zolfo in cui Zō Centro culture contemporanee opera dal 2001 come centro multidisciplinare delle arti sceniche dal vivo riconosciuto dal Ministero della Cultura. Il progetto, che vede capofila internazionale Zō, coinvolge anche Curva Minore (che svolge molte delle sue attività ai Cantieri della Zisa di Palermo), l’ucraino centro culturale Izolyatsia (che ha sede in una ex miniera di sale di Soledar), lo slovacco Truc Sphérique (che ha sede in una ex stazione ferroviaria di Zilina) e il tedesco Zentralwerk (che ha sede in una ex tipografia, poi fabbrica di armi, di Dresda). Partner del progetto anche l’associazione catanese Darshan, molto attiva sul fronte europeo per le musiche world e folk. Si è scelto mettere in rete i cinque centri culturali ubicati in luoghi di archeologia industriale ora convertiti in luoghi di cultura per permettere agli artisti selezionati di ideare, scrivere e presentare un progetto di valorizzazione che utilizzi i linguaggi artistici. Il progetto si propone di fornire strumenti innovativi e nuove competenze artistiche per favorire la mobilità e le collaborazioni transnazionali.
Dei 15 artisti selezionati sette sono quelli siciliani scelti da un tutor d’eccellenza, il musicista elettronico friulano Teho Teardo, molto noto nell’ambito delle colonne sonore per il cinema e il teatro, che seguirà anche la direzione artistica del progetto. Tre gli operatori siciliani del progetto, l’attrice catanese Pamela Toscano, project manager e mentor per conto di Zō, il musicista trapanese Alfredo Giammanco, mentor per conto di Curva Minore, che aggiungerà una specifica esperienza nel soundscape di panorami industriali, e il musicista catanese Mario Gulisano dell’Associazione Darshan, referente per la musica etnica e folk.
Il direttore artistico Teho Teardo: «Sono felice di collaborare ancora con Zō, realtà importante per il paese intero. In più è un periodo talmente delicato questo che credo che costruire progetti sia fondamentale. La produzione è sempre un atto positivo, è un segnale che il mondo della cultura, della creatività ci fornisce. Non dobbiamo dimenticarci che siamo una comunità, e questi sono segnali di comunità. Una comunità che abbraccia tutta l’Europa. Fino a maggio seguirò la costruzione e la realizzazione dei progetti dei musicisti coinvolti, e mi piace pensare di non fornire certezze ma dubbi. A settembre sarò a Catania per la fase finale del progetto».
La project manager Pamela Toscano: «Il raggruppamento abita siti di ex-archeologia industriale, li conosce nel profondo, avendo già avviato un lavoro di recupero della memoria al fine di riportala alla luce e condividerla. Si può dire che il progetto “Cantieri in movimento-Industrial Heritage soundscapes”, è un inno d’amore alla casa, intesa come luogo in cui vivono le attività creative e gli operatori che vi lavorano. Da questo nasce l’interesse per il repertorio e la sua relazione con la modernità. Un percorso che fa della “contaminazione” il suo punto di forza, contaminazione anche di linguaggi, come dimostrano le svariate esperienze trans-disciplinari sia di Zō, sia di Curva Minore, sia di Darshan».
Entro il prossimo maggio i 5 gruppi di lavoro creeranno altrettante performance site specific di valorizzazione dei luoghi in sinergia con i partner stranieri. I partner stranieri hanno indicato a loro volta un supervisore per centro culturale e 8 giovani artisti dei diversi paesi. Attraverso un tavolo di lavoro permanente on line, gli operatori culturali supervisori guidano alla conoscenza dei luoghi scelti; stimolano la ricerca di materiali ad essi collegati con una ampia panoramica storica, musicologica, etnografica, visuale, letteraria, folklorica, etc; verificano la fattibilità delle opere durante la fase creativa, approfondiscono le competenze legate al paesaggio sonoro, organizzano le residenze che si terranno nella fase finale e le performance.
L’ultima fase, da giugno in poi, è quella delle residenze e delle performance finali a Dresda, Soledar e Zilina. In queste località gli artisti avranno modo di incontrarsi, completare le creazioni, lavorare in sinergia con gli operatori e presentare le loro opere in pubblico. Infine tutti gli artisti ritorneranno a settembre in Sicilia dove presenteranno tutte le opere inedite sia da Zō Centro culture contemporanee a Catania, sia ai Cantieri della Zisa a Palermo. I lavori verranno registrati e condivisi nelle reti di ciascun partner, per consolidare la partnership tra i componenti, sostenere la circuitazione degli artisti e il processo di internazionalizzazione.
Grazie alla presenza strategica del Trans Europe Halles, network che racchiude una quarantina di centri culturali europei di base, e degli altri network presenti grazie al raggruppamento italiano, il progetto è in grado di raggiungere oltre 1000 operatori europei contemporaneamente.
Gli artisti selezionati
Su Zō centro culture contemporanee lavoreranno il musicista elettronico catanese Giuseppe “Lacinskij” Schillaci, il videomaker catanese Mirko Puliatti, e il musicista tedesco Nikolaus Woernle.
Schillaci è musicista, produttore discografico, producer, bassista, ingegnere del suono ed esperto di audiovisivi. Ha all’attivo oltre 30 album realizzati in studio in produzioni che lo vedono coinvolto come produttore, musicista, ingegnere del suono. Ha all’attivo centinaia di concerti realizzati tra Italia, Stati Uniti ed Europa, in molteplici vesti sia come musicista o tecnico del suono live, anche in festival internazionali.
Mirko Puliatti ha cominciato ad appassionarsi alle arti visive prima avvicinandosi alla videografia, ma spaziando anche nella fotografia e in generale in tutto quello che riguarda il mondo delle nuove tecnologie dell’arte. La sua ricerca visiva è indirizzata sull’uomo e la macchina, i resti (di ogni genere e forma) usando le immagini per creare sensazioni prima che racconti.
Il tedesco Nikolaus Woernle è musicista, compositore, e lavora in ambito di teatro/danza. Lavora nei settori della produzione musicale, del sound design e delle colonne sonore dall’inizio degli anni ’90. Oltre a lavorare in studio di registrazione e sui set per produzioni televisive e cinematografiche in Germania e all’estero, dal 2005 ha sviluppato diverse installazioni sonore ed è stato coinvolto in performance teatrali interdisciplinari.
Sui Cantieri della Zisa di Palermo lavoreranno la catanese Anthea Ipsale, il compositore palermitano Giuseppe Rizzo, e lo slovacco Tomáš Urík, performer e studente universitario nel campo della musica elettronica.
Ipsale studia scenografia teatrale, cinematografica e televisiva all’Accademia di Belle Arti di Catania, al lavoro adesso su un master in scenografia con un focus sul teatro musicale, e studia arti e discipline umanistiche all’Istituto di arte e design di Praga. Giuseppe Rizzo è compositore e interprete di musica contemporanea. Scrive e si esibisce per immagini (teatro, danza, arti visive, arti performative), e lavora come musicista, arrangiatore, sound designer, insegnante di musica, drammaturgo del suono.
Su Zentralwerk di Dresda lavoreranno il musicista trapanese Aldo Scarpitta, la regista italo/tedesca Barbara Lubich e la danzatrice e coreografa tedesca Daniela Lehmann.
Scarpitta ha iniziato a esplorare la libera improvvisazione musicale e le implicazioni filosofiche di questa pratica e ha scritto una dissertazione sulla filosofia e l’improvvisazione per la laurea in Filologia Moderna (con riferimenti a John Cage, Derek Bailey e Franco Evangelisti). Ha composto ed eseguito pezzi per teatro e video, ha effettuato registrazioni sul campo e ha lavorato come sound designer per film e teatro, ha partecipato ad alcuni sessioni collettive di improvvisazione libera e installazioni sonore esposte in Italia e all’estero.
Sull’ucraino Izolyatia lavoreranno l’artista visuale di Kiev Aleksieienko Bohdan, il media artist ucraino Sirous Oleksandr e l’attrice e musicista catanese Marina La Placa.
La Placa vanta dieci anni di esperienza nel campo della recitazione e del voiceover, ha suonato e registrato il Theremin e prestato la voce (canto) per diversi artisti nazionali e internazionali.
Sul centro culturale slovacco Truc Sphérique lavoreranno Imrich Pisarovič, freelancer slovacco focalizzato sulla fotografia, arti audiovisive e suoni, la danzatrice e perfomer slovacca Anička Labak, e la musicista catanese Cristina Cutuli.
La 24enne etnea, dopo la laurea triennale in Lettere Moderne, all’Università degli Studi di Catania, e la Laurea di primo livello in Composizione, al Conservatorio Bellini di Catania, frequenta il primo anno del Corso di Laurea magistrale in Discipline del teatro all’Università di Bologna. E’ stata una degli artisti della fase finale di Soundtrack Residencies 2.0, residenza di creazione di musica per immagini di Zō Centro Culture Contemporanee. Suona il pianoforte e scrive le proprie canzoni in italiano, francese, spagnolo, inglese e dialetto siciliano.