Domenica 31 luglio nell’arena Ex Stazione il Galà di premiazione della XXXIX edizione incoronerà i vincitori della sezione teatro e vedrà la partecipazione straordinaria dell’attore e doppiatore romano che terrà a battesimo il testo inedito di Irene Varveri Nicoletti dedicato al pittore leonfortese Filippo Liardo
Il dado è tratto. Domenica 31 luglio alle ore 21 nel corso del Galà di premiazione che sarà condotto dal presidente della giuria teatrale, Michele Sciancalepore, saranno svelati tutti i vincitori della XXXIX edizione del “Premio nazionale città di Leonforte – sezione Teatro” indetto dall’Amministrazione comunale e organizzato dalla “Compagnia Teatrale Stabile dei Nomadi – Luigi Rubino”.
Sarà una cerimonia snella e dinamica, assicurano i direttori artistici Alessandro Spinello e Irene Varveri Nicoletti, anche per dare spazio al reading dell’attore Adriano Giannini, special guest della serata, che sigla il debutto di “L’eterna primavera”, testo inedito di Irene Varveri Nicoletti, accompagnato dalle musiche di Giuseppe Spicuglia arrangiate da Antonio Vasta. Il testo, ambientato in un sobborgo di Parigi nella primavera del 1914, è dedicato a Filippo Liardo, geniale artista leonfortese ma anche cronista garibaldino, tra i primi pittori siciliani che seguirono con enfasi la corrente impressionista negli anni della Parigi bohemienne.
«Il testo nasce dall’esigenza di far luce, e contemporaneamente strappare all’oblio, un personaggio siciliano poco conosciuto che mi ha affascinato nella sua interezza: come uomo e come artista – dice Irene Varveri Nicoletti -. Il testo, suddiviso in quattro monologhi, è costruito come una conversazione tra l’artista leonfortese e un personaggio di fantasia: il giovane e scontroso Philippe Picciolo, garzone di bottega con ambizione d’artista».
Un confronto generazionale tra migranti di età diverse – tra chi ha lasciato la propria terra in cerca di fortuna e chi, invece, l’Italia non l’ha mai neanche vista e, anzi, vive con insofferenza il piccolo mondo degli italiani all’estero – che tira in ballo tanto l’Etna quanto l’immancabile piacere del caffé. Il testo, che ben fotografa un preciso momento storico della nostra Europa, è arricchito da minuziosi particolari che ne esaltano la potenza narrativa, come il ritrovamento della Gioconda o il massacro di Aigues-Mortes in cui persero la vita migliaia di immigrati italiani.
«Tra i due personaggi, che riusciranno ad instaurare un rapporto simile a quello di un nonno con il nipote – aggiunge Varveri Nicoletti – ho voluto che esistesse anche un legame di “valore”. Liardo, oltre ad essere il cognome del nostro pittore, era anche un’antica moneta francese di poco valore, così ho voluto che il giovane Philippe (Filippo in francese) si chiamasse Picciolo, come il soldino di rame in uso in Sicilia fino alla seconda metà dell’Ottocento».
Nel corso della serata saranno assegnati i premi della XXXIX edizione “Premio nazionale città di Leonforte – sezione teatro”: Migliore spettacolo, Miglior regia, Miglior attore/attrice protagonista, Miglior attore/attrice non protagonista e Migliore grafica pubblicitaria. La giuria tecnica, poi, assegnerà anche la menzione speciale “Luigi Rubino” al miglior attore/attrice caratterista e il Premio speciale della critica. Il voto degli spettatori, raccolto nel corso delle tre serate di spettacolo, assegnerà il “Premio gradimento del pubblico” a uno dei tre spettacoli finalisti.