Sabato 29 ottobre e martedì 1 novembre, tra Vicari e Mezzojuso, gli ultimi appuntamenti del festival intercomunale, che ha coinvolto anche Ventimiglia di Sicilia, delle arti performative realizzato dalla cooperativa Agricantus grazie alle risorse del Fondo Unico dello Spettacolo del Ministero della Cultura per le aree periferiche del Comune e della Città Metropolitana di Palermo
Sabato 29 ottobre e martedì 1 novembre va in scena il quarto blocco di appuntamenti di “Dest’Arte – Festival intercomunale delle arti performative”, il progetto della cooperativa Agricantus di Palermo, nato in sinergia con i comuni di Mezzojuso, Ventimiglia di Sicilia e Vicari, realizzato grazie alle risorse del Fondo Unico dello Spettacolo del Ministero della Cultura per le aree periferiche del Comune e della Città Metropolitana di Palermo. Gli spettacoli sono a ingresso gratuito, informazioni al numero 091309636.
Sabato 29 ottobre, alle 21, il Centro Sociale “Pippo Pecoraro” di Via Martino a Vicari ospita “Atti unici di madre vedova” teatro comico con Antonio Pandolfo e Marco Manera e la partecipazione di Rosanna Mercurio. Dopo aver fatto ridere i “comuni mortali” Antonio Pandolfo e Marco Manera si cimentano in un’ardua impresa, che li porterà sin nell’aldilà. Cosa succede se due siciliani finiscono in Paradiso? O meglio, come reagiranno quando scopriranno di dovere sostenere un esame, per capire se sono degni dell’alto dei cieli? Attingendo alla migliore tradizione del teatro comico “Atti unici di madre vedova” è uno spettacolo divertente ambientato nel Purgatorio e che racconta in maniera surreale l’avventura di due siciliani, che si chiamano Marco e Antonio proprio come i nostri due beniamini, che si trovano nella “zona di mezzo” celeste. Quello fra Marco Manera e Antonio Pandolfo è un sodalizio artistico nato nel 2018 e ormai rodato, molto apprezzato dal pubblico per la loro comicità semplice e genuina.
Sempre sabato 29 ottobre, alle 21, in Piazza Francesco Spallitta a Mezzojuso il Giuseppe Milici Quartet suonerà il concerto jazz “Amarsi un po’. Considerato uno degli armonicissimi più talentuosi a livello internazionale, Giuseppe Milici, palermitano di nascita, attraverso la sua armonica è capace di far vibrare le corde dell’anima e far commuovere gli spettatori. In questo concerto, Milici, presenta un concerto con brani tratti dal suo disco registrato a New York con una ritmica americana e che lo vede impegnato per la prima volta come esecutore delle più note melodie della musica italiana. Il repertorio è formato da brani indimenticabili – come “Caruso” di Dalla, “Amarsi un po’” di Battisti, “Nuovo Cinema Paradiso” di Morricone, “Azzurro” di Conte, “Senza fine di Paoli” – insieme con brani composti dallo stesso Milici.
Martedì 1 novembre si recuperano a Vicari gli spettacoli saltati nelle scorse settimane per ragioni varie. Alle 11 si comincia con la Gran Parata di Pulcinella, interventi di strada, con la regia di Maurizio Stammati che mette in gioco le maschere della commedia dell’arte. La Gran Parata di Pulcinella è uno spettacolo itinerante con maschere, pupazzi giganti, trampoli e musica dal vivo. Un gran divertimento per le piazze, i vicoli e i cortili dove, oltre la sfilata colorata e chiassosa, si alternano alcune scene prese dalla tradizione della commedia dell’arte, lazzi, mosche, litigi e girotondi. Lo spettacolo nasce nel 2005 con la compagnia Bertolt Brecht di Formia e dai ragazzi della sua scuola, che hanno anche lavorato su una ricerca relativa alle maschere della commedia dell’arte.
Alle 12, al Centro Sociale “Pippo Pecoraro” di Via Martino, va in scena lo spettacolo per ragazzi “I musicanti di Brema raccontano”. Con la regia di Maurizio Stammati, la riduzione testuale di Pompeo Perrone, i costumi e i pupazzi di Dora Ricca le scene di Marco Mastantuono, le musiche di Domenico De Luca gli attori e musicisti Maurizio Stammati e Chiara di Macco. I quattro animali in fuga contro i soprusi e le prepotenze degli umani, sono metafora del presente. Lo spettacolo, raccontato con tecniche miste e con musica dal vivo, riflette sulla fuga e sull’approdo, sull’amicizia e il sopruso con uno sguardo all’utopia di un luogo dove tutto si fa più giusto e libero. Sono tante le domande che nascono dalla visione di questo spettacolo. È giusto liberarsi degli affetti quando diventano vecchi e non più “produttivi”? È giusto sognare un posto migliore dove poter vivere senza sentirsi schiavi ma seguendo le proprie aspirazioni?
Lo spettacolo “E cento figli non campano un padre”, con Ernesto Maria Ponte e Clelia Cucco, già in calendario domenica 30 ottobre a Mezzojuso è stato rinviato a data da destinarsi.
Al progetto “Dest’Arte” aderiscono anche alcune associazioni dalla pluriennale esperienza in ambito culturale e dello spettacolo dal vivo come Estreusa di Caltanissetta, MDA Produzioni Danza di Castelnuovo di Porto (Roma), Associazione Collettivo Teatro Bertolt Brecht di Formia, Associazione Culturale Unisono di Modugno (Bari). Al progetto collabora il G.A.L. Metropoli Est.