Dal 3 marzo, e nei week end fino al 14 maggio, torna sul palcoscenico di via XX Settembre a Palermo l’ultima versione dello spettacolo interpretato dall’attore e autore palermitano, che ha riscritto il testo insieme con Marco Pomar, un lucidissimo e scoppiettante delirio che prefigura scenari possibili e invoca il ritorno allo stupore e alla meraviglia
«E’ un uomo che ne ha un po’ per tutto e per tutti. Dal suo appartamento, sopra un palazzo, pieno di tanta roba messa fuori posto, quest’uomo dialoga con due sedie, parla soprattutto con una e ne dice di tutti i colori. Una autocritica di quello che siamo in una lettura assolutamente surreale». Quell’uomo in vestaglia che non riesce a capire perché “si parla di evitare gli sprechi e poi i rasoi invece delle solite due ora hanno 5 lame” è Sergio Vespertino il quale, dopo un mese e mezzo di sold out continui, da giovedì 3 marzo torna al teatro Agricantus di Palermo, con “Sopra un palazzo”, spettacolo da lui scritto nel 2010 e “riscritto” nei mesi scorsi con Marco Pomar per renderlo più attuale. Inserito nella rassegna Teatro comico del palcoscenico di via XX Settembre, “Sopra un palazzo” consolida la formula vincente che vede Vespertino mattatore in scena supportato dalle musiche dal vivo del fisarmonicista Pierpaolo Petta.
“Sopra un palazzo” recita il titolo ma è anche l’incipit di una incantatoria litania, di una tiritera a tratti ossessiva cui dà concretezza la voce narrante, che appartiene a un tizio nevrotico, a dir poco esasperato. Se ne sta solo sul palcoscenico, anche se in compagnia di due sedie e una strana tendina (la scenografia dello spettacolo è di Carlo De Meo). Intanto parla, straparla, inanellando slogan televisivi, marche di strumenti tecnologici: pare che ce l’abbia col mondo intero (dalla politica alla tecnocrazia). Sulla scia del suo lucidissimo e scoppiettante delirio, il protagonista di “Sopra un palazzo” prefigura scenari possibili, invoca il ritorno allo stupore e alla meraviglia, esaspera, ingigantisce, enfatizza pose e aspetti, sino a lambire una comicità parossistica. Nel frattempo, sul palcoscenico, raccoglie pezzi sparsi: una lampadina, una bottiglia, schegge e brandelli. Li assembla: ma per farne cosa? Lo si saprà solo alla fine, quando le arguzie, le amenità, messe in moto da una verve irresistibile, si faranno da parte per cedere la scena alla poesia.
Spunti, dettagli, colore al passo con i tempi nel nuovo testo che si arricchisce della scrittura condivisa con Marco Pomar, autore teatrale e scrittore molto apprezzato a Palermo, il quale è stato abile nel mettere ordine alle idee del vulcanico attore da anni ormai impegnato costantemente fra palcoscenici teatrali, e set cinematografici e televisivi. Vespertino: «Mi piace molto il modo in cui Marco scrive, e lui scrive tanto, poi del suo scritto faccio un sunto, una crema».
Anche questo spettacolo, nella recente tradizione che Vespertino ha consolidato con la sua città, replica a lungo, con soste e riprese nei week end fino al 14 maggio (da giovedì a sabato alle 21 e la domenica alle 18). Adesso torna in scena da venerdì 3 a domenica 5 marzo, e poi dal 10 al 12 marzo, dal 16 al 19 marzo, dal 21 al 23 aprile, dal 28 al 30 aprile, dal 5 al 7 maggio.
INFORMAZIONI
Biglietteria via XX Settembre, 80 – Tel. 091 309636
Da martedì a sabato ore 11.00 – 13.30 e 17.00 – 20.00; domenica ore 17.00 – 20.00
Biglietteria on line: www.agricantus.cloud https://agricantus.organizzatori.18tickets.it/
Rassegna Teatro Comico
Biglietti: intero € 18; ridotto carte sconto, cral, under 25 e over 65 € 16; intero web € 18