Venerdì 24 e sabato 25 marzo sul palco del jazz club catanese i concerti del quartetto formato dal sassofonista Rino Cirinnà, dal bassista Santi Romano e dal chitarrista Vittorio Silvestri e dal batterista italo-americano Michael Santanastasio, entrambi francesi d’adozione. Presentano l’album “Open letters” appena uscito
Il jazz siciliano è sempre più al centro della grande scena europea e il Monk Jazz Club di Catania è il suo palcoscenico privilegiato. Venerdì 24 e sabato 25 marzo, alle 21.30, abbonati e frequentatori del club di via Scuto 19, avranno la possibilità di ascoltare dal vivo il Red Apple Quartet, felice unione di due musicisti di base siracusana – Rino Cirinnà al sax soprano e tenore e Santi Romano al basso e contrabbasso – con due musicisti di radice italiana e francesi d’adozione, il chitarrista Vittorio Silvestri e il batterista italo-americano Michael Santanastasio.
Il progetto nasce dall’incontro di questi quattro musicisti i quali alla fine dello scorso anno sono usciti con “Open letters”, una produzione discografica pubblicata dall’etichetta Anaglyphos all’inizio di marzo. Sei composizioni originali (“Esbjorn” e “Dimples” di Vittorio Silvestri, “Deep down” e “Open letters” di Rino Cirinnà, “Wheater Changes” e “While I was waiting for you” di Michael Santanastasio), e una cover (“Historia de un amor” di Carlos Eleta Almaran) che danno vita ad un umore musicale che rappresenta fedelmente le esperienze individuali dei musicisti, i quali vantano molteplici esperienze stilistiche e una formazione internazionale. “Open Letters” dà vita ad un percorso musicale vario negli stili e nelle atmosfere, una musica che fonde insieme la cultura classica e moderna del Novecento.
Nato a Hartford negli Stati Uniti, Rino Cirinnà (tra i soci del Monk) proviene da una famiglia di musicisti ed ha studiato clarinetto nei conservatori di Catania e Roma. Nel 1984 vince il concorso come sassofono soprano nella Banda nazionale dei Carabinieri di Roma. Nella capitale ha la possibilità di frequentare ed approfondire la musica e l’ambiente jazz confrontandosi con i più importanti musicisti italiani – da Massimo Urbani a Sandro Satta, da Maurizio Giammarco, da Antonello Salis ad Alberto D’Anna – e studia con Alfio Galigani. Nel 1989 si trasferisce negli Usa dove risiede per dieci anni, frequenta il Berklee College di Boston con insegnanti del calibro di Jerry Bergonzi e Charlie Banacos, frequenta gli ambienti blues, jazz, etno e collabora con musicisti del calibro di Ibraima Camara, Tony Bennett, Yossou n’dour, John Loockwood, e vari altri. Rientrato in Italia oltre ai suoi progetti personali collabora con Peppe Arezzo e l’Orchestra delle Dodici terre, l’Orchestra jazz del Mediterraneo. Ha al suo attivo numerose produzioni discografiche.
Avellinese di nascita, il chitarrista Vittorio Silvestri, da anni ormai cittadino Montpellier in Francia, ha studiato alla St. Louis Jazz School di Roma, a Siena Jazz e a Milano. Ha aperto concerti di artisti quali Birely Lagrène, Art Ensemble of Chicago, Monty Alexander, e vari altri. Nel 2006, forma il trio Tri-X registrando due album. Nel 2017 esce il suo primo lavoro “Soulful Days”, nel 2019 è uscito il suo ultimo lavoro “The Gulfoss Session”. Insegna chitarra jazz presso alla scuola Jam di Montpellier.
Il batterista italo-americano Michael Santanastasio durante gli anni ’90 e l’inizio degli anni 2000, ha suonato in molte formazioni jazz, esibendosi con Bobby Watson, George Anders, John Benitez, Bobby Porcelli, Kent Glenn, Jimmy Preacher Robbins e Ray Schinnery. Con sede a Montpellier dal 2005, Santanastasio suona regolarmente in club e festival in Francia e all’estero con musicisti come Billy Pierce, Sandy Patton, Reggie Johnson, Valéry Ponomarev, Philippe Rosengoltz, Florence Fourcade, solo per citarne alcuni. Ha registrato numerosi album tra cui “The Music of Sharon Bercut” con Kent Glenn, “Live al Long Island Jazz Festival” con George Anders, “Harlem Nights a Yokohama” con Jimmy Robbins, “Girl Talk with Doodlin’”, “Yolane” con Pascal Gauthier “Lets Getz, A tribute to Stan Getz”, con Patrick Torreglosa.
Santi Romano ha studiato basso elettrico all’Accademia Percento Musica di Roma, contrabbasso e composizione nei conservatori di Catania e Messina. Musicista versatile, in America ha partecipato al Austin City Limits con il gruppo Qbeta, ha suonato nell’orchestra di Paolo Belli, ha suonato con il chitarrista rock Paul Gilbert. In ambito jazzistico ha collaborato tra gli altri con Dee Dee Bridgewater, Ray Mantilla, Andy Gravish e molti altri.
Biglietti: € 15 per i soci, € 20 per i non soci.
Info e prenotazioni: e-mail centroculturalemonk@gmail.com o telefono/Whatsapp al 3401223606.
Orari: i concerti iniziano alle 21.30.
Indirizzo: Monk Jazz Club, via Scuto 19 Catania.