L’11 novembre il cartellone teatrale di Zō Centro Culture Contemporanee di Catania prosegue con il lavoro della regista italo-francese Antonella Amirante, con Pamela Toscano e Eva Blanchard in scena, tratto dal libro “Ma chère fille salafiste” di Lau Nova su una madre che cerca un nuovo dialogo con una figlia che sceglie di diventare musulmana integralista. Il 9 novembre matinée per gli studenti del Convitto Cutelli e pomeridiana per gli universitari dell’Università di Catania
Terzo titolo in calendario per AltreScene, la rassegna di teatro contemporaneo di Zo Centro culture contemporanee di Catania. Sabato 11 novembre va in scena “10kg”, una produzione della compagnia italo-francese Cie AnteprimA, con testo e regia di Antonella Amirante, artista italiana d’origine e lionese d’adozione. Lo spettacolo nasce in Francia nella stagione 2020/2021 mentre due anni dopo arriva la versione italiana. Lo spettacolo, con Eva Blanchard e Pamela Toscano in scena, è tratto dal libro “Ma chère fille salafiste” della scrittrice lionese Lau Nova, scenografia e costumi sono di Alex Costantino, l’universo sonoro è di Nicolas Maisse, le luci sono di Juliette Besançon.
“10kg” nasce da un incontro, da una storia vera, il percorso inaspettato di un’adolescente nata in una famiglia borghese e atea che abbandona le sue radici e il suo paese per diventare la terza moglie di un salafita pietista. Il percorso di sua madre che cerca di mantenere il legame con la figlia nonostante le scelte estreme a cui la conduce la sua ricerca di identità. Uno spettacolo in cui la materia tessile che compone la scenografia si lega con il suono e il corpo.
Visto l’alto valore sociale del tema, lo spettacolo prima di essere rappresentato per tutti sabato sera, giovedì 9 novembre avrà una replica mattutina, alle 9.30, per gli studenti del Convitto Cutelli di Catania, ed una pomeridiana, alle 18, riservata agli universitari dell’Università di Catania (biglietto € 6).
Note di Antonella Amirante. “Con Lau Nova abbiamo visto crescere i nostri bambini nello stesso quartiere residenziale comodo e piacevole, uno di quei luoghi protetti dalle minacce del mondo. Come Lau Nova, ho sognato i miei bambini e immaginato una vita ideale per loro. Come tutti i genitori, ho dovuto accettare le loro scelte spesso lontane dall’idea che avevo sperato, il gap tra il bambino sognato e il bambino reale è più o meno ampio e più o meno facile da accettare. E’ la voce di Lau Nova che sentiamo sul palco, una madre coraggiosa che racconta l’amore per la figlia Charlotte, diventata Amina. Un testimonianza forte, una voce pronunciata sul palco mentre il corpo della ragazza evolve alla ricerca della sua identità e di un gruppo in grado di riconoscerla. Un lavoro fisico, oltre le parole, quando le parole diventano silenzio. In scena, una moltitudine di abiti, come pelli possibili da indossare per affrontare il mondo. Tessuti, scuri a riempire lo spazio fino ad inglobarlo tutto e coprire il corpo, gli occhi, i pensieri.
Questo racconto non è una critica contro l’Islam ma il tentativo di una madre di capire il percorso della figlia Charlotte, nata in Francia, in un contesto sociale agiato e ateo. Oggi Charlotte vive all’estero, separata dalla sua famiglia e dalle sue origini, il suo corpo e i suoi occhi nascosti dal burka, in compagnia del marito poligamo e della sua bambina. Convinta dell’importanza di un teatro inclusivo, ho immaginato uno spettacolo destinato anche a luoghi non convenzionali per diffonderlo ad un pubblico non abituato ad andare a teatro ed accompagnare il lavoro di sensibilizzazione già intrapreso, rivolto a scuole medie e superiori”.
La compagnia Cie Anteprima di Lione, dalla sua creazione, manifesta un interesse specifico per le scritture contemporanee di temi sociali. Propone un teatro che tratta di argomenti con cui la nostra società è costretta a confrontarsi e interrogarsi come collettività e come singoli cittadini. Amirante: «Noi concepiamo il teatro come un’arte che stimola le coscienze, capace di suscitare reazioni e alimentare la curiosità, un teatro politico quindi, che tenta di aprire un dibattito».
“10kg” spesso è accompagnato dal progetto partecipato “Identité”, adatto a tutte le fasce di pubblico. Una mostra fotografica che integra immagini e testi per esplorare l’identità attraverso la metafora del tessuto. La mostra è stata ospitata nell’ottobre di due anni fa da Zō Centro Culture Contemporanée di Catania. In quell’occasione nacque il progetto di tradurre il testo e portare lo spettacolo “10kg” in tournée in Italia. L’attrice Pamela Toscano assume il ruolo della madre nella versione italiana di “10Kg”, mentre il ruolo di Charlotte continuerà ad essere interpretato dalla giovane attrice francese Eva Blanchard. Questo progetto di creazione italiana nasce grazie a Zō Centro Culture Contemporanee di Catania e al Teatro delle Briciole-Fondazione delle Arti di Parma, con il supporto della Fondazione Nuovi Mecenati – Fondazione franco-italiana di sostegno alla creazione contemporanea. Amirante: «La società italiana non si è ancora confrontata con l’ondata di radicalizzazione dei giovani come in Francia, ma purtroppo i tempi cambiano velocemente e questo fenomeno sembra stia emergendo anche nell’attualità italiana».
Il libro di Laurence “Lau” Nova “Ma chère fille salafiste”, edito da La Boite à Pandore, è stato pubblicato in Francia nell’ottobre 2017. Manager e formatrice di professione, la pubblicazione di questo libro autobiografico per Lau Nova rappresenta una svolta nella sua concezione dell’impegno professionale. La radicalizzazione “non violenta” della figlia maggiore è avvenuta pochi giorni prima degli attacchi a Charlie Hebdo, un anno indelebile per la sua famiglia. Scrive Lau Nova: “Dare voce alla mia esperienza di genitore nel romanzo “Ma chère fille salafiste”, è stato un primo passo per illustrare attraverso il percorso inaspettato di Charlotte, l’emersione di un fenomeno sociale. Bambini cresciuti nella nostra società democratica possono essere attirati dalla propaganda ideologica radicale e decidere di voltare le spalle alle proprie radici. Dobbiamo comprendere questo fenomeno, senza demonizzare l’ideologia, senza negarlo, ma tentando di accoglierlo.
Difendo quindi questo punto di vista, per richiamare l’attenzione sulla libertà di pensiero, poiché ritengo che lo spirito critico sia spesso minacciato da una tendenza ad una sonnolenta colpevole inconsapevolezza che si oppone ad una possibilità di convivenza gioiosa che esalti le differenze. Il progetto di messa in scena di Antonella Amirante mi ha sedotto subito. Immergere lo spettatore nella mente del genitore, mettendo anche lui nella posizione dell’osservatore del bambino che lotta per costruire una nuova identità, sfidandone il ruolo e il preconcetto in relazione all’evolversi dell’uno e dell’altro”.
Antonella Amirante è nata e cresciuta a Torino. Diplomata in scienze politiche segue parallelamente una formazione di danza classica, contemporanrea, e formazioni di teatro e dizione. Affina la sua formazione di teatro-danza all’accademia Sutki di Torino. In Francia, lavora come attrice per diverse compagnie e principalmente con Cosmos Kolej di Wladyslaw Znorko che le permette di recitare sui principali palchi nazionali e internazionali. Nel 2008 crea a Lione la compagnia teatrale Cie AnteprimA con cui propone spettacoli che trattano tematiche d’attualità collaborando con autori contemporanei francesi e italiani. Fa parte del comitato italiano della Maison Antoine Vitez, associazione per la promozione della traduzione teatrale del repertorio mondiale della drammaturgia teatrale.
Attrice, autrice, regista e insegnante, Pamela Toscano è responsabile organizzativo e didattico dell’Associazione culturale Zō e delegato delle relazioni europee. Nel triennio 1996-1999 inizia il percorso di studi all’Accademia Umberto Spadaro del Teatro Stabile di Catania, per poi seguire stage di perfezionamento in Italia e all’estero. Partecipa a numerosi master di perfezionamento volti a migliorare l’utilizzo del corpo e della voce, con particolare attenzione al canto. Lavora a fianco di artisti internazionali quali Irene Papas, Piera Degli Esposti, Gianrico Tedeschi, Roberto Herlitzka, diretta da la Fura del Baus, Eimuntas Neckrosius, Peter Stein, Lamberto Puggelli, Micha Van Hoeche, Armando Pugliese, Walter Pagliaro, Antonino Calenda. Insieme alla carriera di interprete, sviluppa l’interesse per la drammaturgia e la regia teatrale (molti suoi testi sono già stati rappresentati) e abilità didattiche come trainer in laboratori teatrali e come insegnante di dizione, iniziando a fianco di registi di rilievo nazionale come aiuto regia (Alvaro Piccardi, Walter Pagliaro, Micha Van Hoeche, Lamberto Puggelli). Dal 2013 si occupa di un progetto di innovazione e inclusione sociale legato ai portatori di disabilità realizzando numerose performance partecipate.
Biglietti: € 15 intero al botteghino, € 10 ridotto studenti al botteghino, prevendite su https://dice.fm/partner/associazione-culturale-zo/event/d2vyv-10-kg-cie-anteprima-11th-nov-z-centro-culture-contemporanee-catania-tickets Info: 095.8168912 da lunedì a venerdì (dalle 10 alle 13). Zo Centro culture contemporanee: piazzale Rocco Chinnici 6, Catania.
Il resto della stagione 2023-2024 di AltreScene
2 dicembre 2023, ore 21
“Alter”, regia di Gabriele Boccacini, con Stefano Bosco, Dario Prazzoli, Elena Pisu, Erika di Crescenzo, Gigi Piana, musiche originali di Riccardo Ruggeri, luce Giorgio Peri. Produzione Stalker Teatro.
9 dicembre 2023, ore 21
“Venere e Adone. Siamo della stessa mancanza di cui sono fatti i sogni”, di e con Roberto Latini, musica e suono Gianluca Misiti, luce Max Mugnai, costume Gianluca Sbicca. Produzione Compagnia Lombardi Tiezzi.
23 dicembre 2023, ore 18
“Anapoda” di e con Federica Aloisio e Sabrina Vicari, musiche Angelo Sicurella, costumi Sabrina Vicari (Consuendi), luci Danila Blasi. Produzione PinDoc (per un pubblico a partire dai 6 anni).
27 gennaio 2024, ore 21
“Nives” dal romanzo di Sacha Naspini, con Sara Donzelli e Graziano Piazza, regia di Giorgio Zorcù, riduzione per la scena e drammaturgia Riccardo Fazi, suono Umberto Foddis, luci Marcello d’Agostino, costumi Marco Caboni. Produzione Accademia Mutamenti.
11 febbraio 2024, ore 18
“Circo capovolto” di Andrea Lupo tratto dal romanzo di Milena Magnaniregia, regia di Andrea Paolucci, con Andrea Lupo, musiche di David Sarnelli. Produzione Teatro delle Temperie in collaborazione con Teatro dell’Argine.
23 marzo 2024, ore 21
“E’ bello vivere liberi!” di e con Marta Cuscunà. Disegno luci Claudio “Poldo” Parrino, luci e audio Marco Rogante, oggetti di scena Belinda De Vito. Co-produzione Centrale Fies, Operaestate Festival Veneto.
6 aprile 2024, ore 21
“Geppetto 201” tratto dal romanzo di Fabio Stassi “Mastro Geppetto”, regia Elisa Canessa con Federico Dimitri e Andrea Noce Noseda, disegno luci Marco Oliani, musiche originali Morten Qvenild. Produzione Compagnia Dimitri/Canessa.
5 maggio 2024, ore 18
“Felicia” di Stefania Ventura e Quinzio Quiescenti liberamente ispirato all’albo illustrato di Lisa Biggi e Monica Barengo, con Stefania Ventura, trainer Quinzio Quiescenti, marionetta ibrida Giorgia Goldoni, luci Gabriele Gugliara, scene Quinzio Quiescenti. Produzione Quintoequilibrio e Teatro Evento con il sostegno di Spazio Franco Palermo.