Il 17 maggio, da Zō Centro culture contemporanee di Catania, l’attore e regista romano porta in scena lo spettacolo che cerca un montaggio diverso del girato esistenziale del poeta, scrittore e regista friulano. Il giorno prima, 16 maggio, Greco porta all’Università, al Monastero dei Benedettini, il dibattito partendo dal video-documentario da lui diretto “Il sorriso di Cassandra” dedicato a Pasolini
Quasi mezzo secolo dopo il suo omicidio, parla ancora la figura di Pasolini alle nuove generazioni? La sua scrittura, la sua provocazione vitale e artistica dice ancora qualcosa oggi? Alcune sue definizioni chiave, come l’essere una forza del passato, o la ricerca dello scandalo del contraddirsi, la constatazione di un mutamento antropologico e l’inizio di una Nuova Preistoria hanno ancora un senso o non significano più nulla? Questo è il dato di partenza di un dibattito da affrontare con studenti e studentesse intorno al video-documentario “Il sorriso di Cassandra” di Giovanni Greco dedicato a Pier Paolo Pasolini e lo spettacolo “Jarrusu. Perché e come morì Pasolini” che vede in scena l’attore e regista romano.
L’incontro-proiezione-dibattito è in calendario giovedì 16 maggio, alle ore ore 8.30, nell’aula 268 del Monastero dei Benedettini di Catania. L’ingresso è libero. Prodotto dall’Accademia Nazionale di arte Drammatica Silvio D’Amico, “Il sorriso di Cassandra” di Giovanni Greco è un video-documentario dedicato a Pier Paolo Pasolini, al suo sguardo profetico: ne ripercorre i momenti salienti della vita e delle opere passando per il luoghi fondamentali della memoria pasoliniana di Roma, concludendo il viaggio a ritroso nel tempo sotto i portici di Bologna e al cimitero di Casarsa, in Friuli, dove il poeta è sepolto.
Lo spettacolo “Jarrusu. Perché e come morì Pasolini” di e con Giovanni Greco (una produzione La Compagnia dei Masnadieri) è in calendario venerdì 17 maggio, alle 21, nella Sala Verde di Zo Centro culture contemporanee. Ancora Pasolini. Ancora vita morte e miracoli pasoliniani post mortem: conversioni e confessioni, dimenticanze e ritrovamenti, bugie e deviazioni. Cercando un montaggio diverso dello stesso girato esistenziale, delle tre piste nere che lo avrebbero alternativamente portato alla morte (quella dell’omosessualità morbosa e notturna, quella dell’eversione nera e fascista, quella del petrolio e della morte di Mattei), evocando l’infinita persecuzione giudiziaria (33 processi in 25 anni), frutto dell’oscenità delle sue opere. Per arrivare a mettere al centro il corpo del poeta morto/vivo già̀ in vita e vivo/morto a quasi cinquant’anni dalla morte. Un corpo che richiama altri corpi martoriati, altri morti senza giustizia esposti a una consunzione di parole e di tempo. Altri corpi di poveri cristi adagiati tra le braccia senza forza di madri incredule e raggelate come statue della Pietà, come Madonne bestemmiate dalla mediocrità del buon senso comune, dall’ipocrisia del quieto vivere, dalla connivenza tra orrore e malafede.
Biglietti: € 10. Prevendita on line https://dice.fm/event/a8oaq-jarrusu-di-e-con-giovanni-greco-17th-may-z-centro-culture-contemporanee-catania-tickets Info: 0958168912 da lunedì a venerdì (dalle 10 alle 13).
Zō Centro culture contemporanee: piazzale Rocco Chinnici 6, Catania