Il 2 luglio, per il festival siciliano delle percussioni contemporanee diretto da Josè Mobilia, a Motta il live, a chiusura della residenza, del vibrafonista Francesco Lo Cascio con il chitarrista Marco Cappelli. Il 3 luglio live degli allievi del festival. Il 4 luglio da Zo a Catania e il 5 luglio a Motta i live a chiusura del seminario, del Rebound! Percussion Ensemble diretto da Mobilia
E’ entrato nel vivo “Rebound!”, il primo festival siciliano dedicato alle percussioni contemporanee ideato, coordinato e diretto dal percussionista etneo José Mobilia con la produzione di Kilim Music Factory e Zo Centro Culture Contemporanee di Catania, con la collaborazione del Comune di Motta Sant’Anastasia e dell’Istituto comprensivo “Gabriele D’annunzio” del paese etneo che ospita le attività formative di seminari e laboratori del festival.
Per i concerti, martedì 2 luglio, alle ore 21, ai piedi della scalinata di via Regina Bianca nel borgo antico del Castello normanno di Motta, va in scena il concerto “Dialógous” confronto musicale fra il vibrafonista e percussionista Francesco Lo Cascio e il chitarrista Marco Cappelli. Due musicisti con storie musicali alle spalle, a dir poco, imprevedibili. Lo Cascio, palermitano di nascita ma cresciuto a Roma, è un vibrafonista “puro sangue” il quale, formatosi nel contesto jazz, è diventato uno dei musicisti di riferimento della scena sperimentale e d’improvvisazione italiana. Cappelli, napoletano che insegna al Conservatorio di Palermo e vive e opera a New York, parte dagli studi classici per specializzarsi poi nel linguaggio contemporaneo e aprirsi a progetti trasversali inaspettati, tra scrittura e improvvisazione, tipici della scuola americana.
Lo Cascio e Cappelli si incontreranno per la prima volta a Motta Sant’Anatasia per questa produzione originale del festival “Rebound!”. In una residenza di due giorni a Motta, i due eclettici musicisti proveranno ad intrecciare i loro linguaggi, per dare vita a un concerto caratterizzato dal forte impatto creativo e dall’estemporaneità della composizione. Qualcuno riuscirà probabilmente a cogliere echi di temi già sentiti, ma sarà l’improvvisazione a farla da padrona, in una costruzione a due in cui i timbri del vibrafono e della chitarra saranno voci e orchestra , intime ed esplosive. E da Lo Cascio e Cappelli in poi, “Dialógous” sarà il primo di una serie di incontri con la direzione artistica di José Mobilia in cui si sperimenteranno nuove collaborazioni originali caratterizzate da un forte approccio creativo.
E mentre il 3 luglio la scuola D’Annunzio ospiterà il concerto degli allievo di “Rebound!”, il festival avrà il suo degno epilogo con la chiusura del laboratorio per ensemble di percussioni a cura di José Mobilia. Quest’ultimo seminario fa parte anche del progetto di scambio culturale internazionale “Boarding Pass Plus (Mic 2022-2024)” di Zo Centro culture contemporanee di Catania, ed avrà la sua parte performativa in due concerti finali dove il Rebound! Percussion Ensemble sarà arricchito da due degli artisti coinvolti nel progetto europeo di Zo. Il primo concerto è in calendario giovedì 4 luglio da Zo Centro culture contemporanee a Catania e replicherà venerdì 5 luglio in via Regina Bianca a Motta Sant’Anastasia.
Un linguaggio contemporaneo quello dell’ensemble percussivo di Rebound basato sull’improvvisazione legato al mondo del free jazz, o ad esperienze dell’avanguardia. Mobilia: «Ovviamente lavorerò su un concerto che sia anche comprensibile a tutti, grazie alla presenza della multimedialità dell’audiovisivo».
Il tema centrale è quello del lavoro che si rifà al tema centrale del progetto multimediale europeo di Zo Cento culture conemporanee “Boarding Pass Plus (Mic 2022-2024)” che adesso arriva alla sua conclusione. “Boardin pass” è partito dall’approfondimento culturale dell’archeologia industriale riproposta per fini culturali – il centro culturale catanese nacque nel 2000 su un impianto di ex raffineria di zolfo – e quindi i luoghi del lavoro trasformati in luoghi della cultura. Mobilia: «Ecco perché io parto dal brano “Workers union” del compositore olandese Louis Andriessen, che quasi onomatopeicamente richiama i suoni della fabbrica. E noi con lo sviluppo improvvisativo e il contributo audiovisivo andremo in quella direzione». In questa ricerca non manca un vero rivoluzionario come fu il compositore e teorico americano John Cage. Mobilia: «Nel celebre brano “Credo in us”, Cage usa anche le lattine delle conserve per richiamare i suoni delle città, suoni mischiati con pezzi di trasmissioni radiofoniche e il pianoforte preparato. E spirito di questo laboratorio è l’aspetto creativo che ci permetterà di lavorare in maniera libera su questi brani per creare qualcosa di nostro».
Un altro autore dal quale Mobilia intende partire per il suo laboratorio è il percussionista americano di origini giapponesi Andy Akiho, uno che mette insieme il mondo accademico classico con le istanze più libertarie della musica: «Mi piacerebbe prendere degli estratti dai “Seven Pillars” di Akiho e stravolgerli con gli allievi del seminario». Fondamentale sarà l’apporto legato all’elettronica e all’audiovisivo dei due artisti del progetto “Boarding Pass” selezionati da Zo Centro culture contemporanee, che renderanno più ampia la proposta artistica dell’ensemble percussivo di “Rebound!”. E nei concerti finali del Rebound! Percussion Ensemble ensemble ci sarà una parte originale ci sarà legata all’improvvisazione. Mobilia: «Un’improvvisazione che partirà dagli allievi e che io “guiderò” attraverso la mia conduzione dell’ensemble».
INFO. Tutte le info sul festival “Rebound!” sono raccolte in una brochure scaricabile dalla pagina web https://www.zoculture.it/event/rebound. Per maggiori informazioni si può chiamare o inviare messaggi whatsapp al numero 371.7897456, o comunicare via e-mail con la casella info.rebound.festival@gmail.com .