A Licodia Eubea arriva Fabrizio Federici lo storico dell’arte creatore di “Mo(n)stre”

A Licodia Eubea arriva Fabrizio Federici lo storico dell’arte creatore di “Mo(n)stre”

Sabato 12 ottobre al Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele, per un incontro sull’ironia nella comunicazione del patrimonio culturale, sarà ospite lo storico dell’arte e creatore del profilo social virale in cui “storia dell’arte e cultura pop si incontrano, e si prendono a borsettate”. Continua intanto la proiezione dei film in gara, sabato saranno presentati sei prime regionali, una prima nazionale e una prima assoluta

E’ certamente lo storico dell’arte toscano Fabrizio Federici la guest star della quarta giornata del XIV Festival della comunicazione e del cinema archeologico di Licodia Eubea, ideato e diretto artisticamente dall’archeologa Alessandra Cilio e dal regista Lorenzo Daniele. L’ideatore e creatore di “Mo(n)stre” , il profilo social che si presenta come luogo virtuale in cui “storia dell’arte e cultura pop si incontrano, e si prendono a borsettate”, è subito diventato virale ed oggi conta più di 83mila follower su Facebook e quasi 24mila su Instagram. Il segreto di questo successo? Riuscire a raccontare l’attualità, l’arte e il patrimonio culturale con ironia attraverso meme graffianti, freddure e giochi di parole che riescono a catturare un pubblico ampio ed eterogeneo. Ed è proprio a questo nuovo modo di comunicare che è dedicato l’incontro “Mo(n)stre. Ironia e comunicazione del patrimonio culturale” che lo vedrà protagonista sabato 12 ottobre, alle 19.15, al Teatro della legalità.

Fabrizio Federici

Cuore del Festival della comunicazione e del cinema archeologico restano le proiezioni dei film in concorso. Sarà la prima assoluta del film cinese “The first Asgard of Wutai Mountain” (Cina, 2024) di Zhang Hai ad aprire la prima sessione di proiezioni (dalle ore 16.30) che proseguirà con “Artémis le temple perdu” (Svizzera 2023) di Sébastien Reichenbach, la prima nazionale del turco “The Custodian” (Turchia 2022) di Mehmet Fatih Guden e l’italiano “Gurcino. Uno su cento” (Italia 2023) di Giulia Giapponesi.

A Licodia Eubea in questi giorni non c’è tempo per annoiarsi. Oltre ai documentari, infatti, è ancora visitabile nell’Ex chiesa di San Benedetto e Santa Caterina (tutti i giorni fino a domenica 13 ottobre e poi dal 19 ottobre al 10 novembre, ore 9.30-12.30 e 16.30 – 19.30) la mostra fotografica “Nescienza”  dell’artista e ragusano Daniele Cascone: 20 opere che attingono alla vasta produzione dell’artista attingendo a momenti di ispirazione e sperimentazione differenti, e cucite insieme appositamente per il Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico secondo il fil rouge della “non conoscenza”, l’incapacità radicata di afferrare il vero significato della nostra esistenza. Al Museo civico “Antonio Di Vita”, invece, è possibile vivere la VR experience (fino a domenica 13 ore 10-12.30 e 15-20), una esperienza immersiva che grazie all’utilizzo di nuove tecnologie in 3D trasporta virtualmente gli utenti all’interno delle tre Riserve Naturali Orientate della provincia di Siracusa –  Vendicari, Pantalica e Cavagrande del Cassibile –, oppure all’interno di un antico villaggio che riporta indietro nel tempo alla ricerca della misteriosa civiltà Nuragica.

La quarta giornata di festival si concluderà con la proiezione di altri tre film, tutti italiani qui presentati in prima regionale: “Villa Rosa” di Alessandro Tricarico (Italia 2023), “Bansky e la ragazza del Bataclan” (Italia-Francia 2023) di Edoardo Anselmi, e “Sui tetti di chi dorme” (Italia 2024) di Antonello Murgia Pisano.

L’after movie del 2° giorno del festival

I film di sabato 12 ottobre

Prima assoluta

The first Asgard of Wutai Mountain (Cina 2024, 9′) di Zhang Hai. Consulenza scientifica: Lausanne Duoji   Produzione: Shanghai Luheng Culture Media.
Dei tanti templi immersi nelle foreste del monte Wutai, il primo Asgard, ovvero la prima dimora celeste, è il Tempio di Tai Lu. Si tratta di un tempio della dinastia Ming, per il quale non sono mai state condotte ricerche. Nel 1683, durante la dinastia Qing, accanto al Tempio di Tai Lu venne costruito il Palazzo Kangxi. Nell’autunno del 1938, entrambi gli edifici vennero bruciati durante l’invasione delle truppe giapponesi. Nel 2022 il Maestro Haichun divenne abate del Tempio di Tai Lu e decise di avviare un nuovo progetto di restauro.

Prima nazionale

The Custodian (Turchia 2022, 33′) di Mehmet Fatih Guden. Consulenza scientifica: Cuneyt Cinar Produzione: Enuma Media.
Perché non possiamo essere tutti come Mehmet Coban? Dopo il genocidio armeno del 1915, a distanza di oltre un secolo, i tanti monasteri e le strutture ecclesiastiche lasciate dal popolo armeno in Anatolia sono ancora oggetto di saccheggio e distruzione. Questo documentario racconta la storia di Mehmet Coban, imam della moschea del villaggio, e della sua scelta di proteggere l’antico monastero armeno di Varakavank, nel villaggio di Bakraçlı della città di Van, nel Kurdistan turco. Lo fa da quarant’anni, seguendo l’esempio del padrelogica subacquea del Mar Egeo.

Una scena del film “The custodian”

Prime regionali

Artémis le temple perdu (Svizzera 2023, 52′) di Sébastien Reichenbach. Consulenza scientifica: Sylvian Fachard    Produzione: Stéphane Goël, Climage.
L’ubicazione del santuario di Artemide ad Amarynthos è stata a lungo uno degli ultimi grandi enigmi archeologici dell’antichità greca. Questo grande Artemision è menzionato in vari testi antichi, che addirittura specificano la distanza tra il santuario e la città di Eretria. Nonostante gli sforzi delle tante spedizioni scientifiche a partire dalla fine del XIX secolo, nessuna traccia del santuario o del suo tempio è stata mai trovata, lasciando il mistero irrisolto.

Guercino. Uno su cento (Italia 2023, 64′) di Giulia Giapponesi. Consulenza scientifica: Marco Riccòmini  Produzione: Codalunga srl.
La storia di Guercino, il pittore dei sentimenti e maestro del Seicento, è intrecciata con quella della sua cittadina natale Cento, a cui rimase sempre fedele nonostante il successo. Un legame reciproco che è riaffiorato durante il terremoto del 2012, quando l’intera comunità locale corse a salvare le opere del pittore per poi inviarle in un viaggio incredibile nei musei del mondo, dall’Italia fino al Giappone, nel nome dell’amore per l’arte e della solidarietà tra i popoli.

Una scena del film “Guercino. Uno su cento”

Villa Rosa (Italia 2023, 23′) di Alessandro Tricarico. Produzione: Alessandro Tricarico.
Villa Rosa è un cortometraggio sperimentale che abbraccia l’arte urbana, la rovina, la fiction, il documentario, il romanzo storico, la fotografia e molto altro ancora. Gli eventi raccontati risalgono al 1943, quando Foggia fu quasi completamente distrutta dai bombardamenti alleati. In quegli anni si costruiva Villa Rosa, il cui nome è una dedica del proprietario alla memoria della moglie che, morta prematuramente, non riuscì a vederla ultimata.

Bansky e la ragazza del Bataclan (Italia-Francia 2023, 52′) di Edoardo Anselmi. Produzione: GA&A, Tinkerland.
Per quanto possa sembrare strano, una anonima porta d’emergenza di una sala concerti può raccontare la storia di una comunità. Con pochi tratti di vernice spray, può addirittura diventare il simbolo di una nazione. Ma nella società dell’immagine e dei consumi tutto, anche un’icona, ha un valore di mercato, e può stimolare i desideri più oscuri. Il film ripercorre l’incredibile viaggio dell’opera iconica realizzata da Banksy al Bataclan, che simboleggia l’orrore del terrorismo e il paradosso della street art e di Banksy stesso.

Sui tetti di chi dorme (Italia 2024, 15′) di Antonello Murgia Pisano. Produzione: Fabio Fanni Marceddu.
Tuvixeddu è la più grande necropoli punica del Mediterraneo. Ciò che rimane della necropoli è soltanto un frammento di bellezza sopravvissuto ai soprusi del tempo, della storia e dei costruttori. È un cimitero dove si ha l’impressione che sia notte anche di giorno. Degli eterni fantasmi, come inquilini sfrattati, raccontano questo dramma: sussurri e grida di questa fugacità. E fanno loro i versi tratti da “La sera del dì di festa” di Giacomo Leopardi: “e pensar come tutto al mondo passa e quasi orma non lascia”.

Informazioni
Ingresso gratuito
Teatro della Legalità – piazza Papa Giovanni XXIII – Licodia Eubea (Ct)
Ex Monastero di San Benedetto e Santa Chiara – piazza Stefania Noce – Licodia Eubea (Ct)
Teatro Leonardo Sciascia – corso Umberto I, 61 – Chiaramonte Gulfi (Rg)
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