Sarà un organico corale e sinfonico di circa 70 elementi a dare il via alla stagione organizzata in sinergia con la Camerata Polifonica Siciliana: sette concerti tra cui spiccano la prima assoluta di “Mozart Requiem” e l’omaggio a Ludwig Van Beethoven, nel 250° anniversario della nascita, con l’esecuzione di una delle pagine più rare e poco eseguite del grande compositore tedesco
Acireale, Basilica Collegiata di San Sebastiano, dal 20 dicembre 2019 al 5 giugno 2020
piazza Lionardo Vigo – Acireale
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Lo avevano annunciato lo scorso marzo, a seguito del successo ottenuto dalla riproposizione dei Carmina Burana di Carl Orff nella versione con coro, voci soliste, due pianoforti e percussioni, ed ora la Basilica Collegiata di San Sebastiano di Acireale, ritenuta la struttura più antica della città perché costruita su un luogo di culto risalente all’epoca aragonese, si prepara ad aprire le sue porte per ospitare per la prima volta una sua stagione concertistica organizzata insieme alla Camerata Polifonica Siciliana: sette appuntamenti musicali dal 20 dicembre al 5 giugno 2020 che si inaugurano con “A Nuvena – Gran Galà di Natale”, concerto che vede schierato un grande organico corale e sinfonico di circa 70 elementi, diretto dal M° Giovanni Ferrauto.
Un evento artistico di grande spessore organizzato da una parte per dare uno slancio culturale e di socialità alla città di Acireale, e dall’altra contribuire ai lavori di restauro di cui necessita la stessa Basilica Collegiata di San Sebastiano, dichiarata Monumento Nazionale.
La Stagione concertistica della Basilica Collegiata di San Sebastiano è stata presentata dal Decano Don Vittorio Rocca, da Nino Di Blasi, direttore artistico degli eventi culturali della Basilica, e da Aldo Mattina e Giovanni Ferrauto, rispettivamente presidente e direttore artistico della Camerata Polifonica Siciliana che con i suoi 30 anni di attività è tra le più longeve associazioni culturali che si occupano di promozione e produzione di musica, riconosciuta dal Ministero dei beni e delle attività culturali e dalla Regione Siciliana.
«Insieme e grazie alla Camerata Polifonica Siciliana – ha detto Nino Di Blasi – siamo riusciti a mettere un calendario ricco e di spessore culturale che sarà incastonato in un contesto artistico di rilievo come la Basilica Collegiata di San Sebastiano che apre le sue porte a momenti di musica e socialità. Ci auguriamo che tutto questo possa avere una continuità futura e che si possa contribuire in maniera significativa agli urgenti lavori di cui la Basilica necessita».
«La Basilica accoglie molto volentieri questa iniziativa – ha detto Don Vittorio Rocca -per la sua vocazione culturale oltre che cultuale, è un monumento che porta un messaggio di pace e la musica è un grande veicolo di pace. Tra l’altro si vuole che questi concerti siano anche dei momenti di solidarietà, e mi piace ricordare che una parte degli incassi saranno messi da parte per poter realizzare quei lavori di restauro di cui necessita la Basilica, che dovranno iniziare nel 2020».
La stagione concertistica, che prenderà il via venerdì 20 dicembre, si svolgerà tra la Basilica Collegiata di San Sebastiano (con circa 400 posti a sedere) e la vicina Chiesa di San Benedetto (con una capienza di circa 100 posti a sedere) che meglio si presta a organici più raccolti.
Si parte con “A Nuvena – Gran Galà di Natale” con il Coro Lirico Siciliano, l’Orchestra della Camerata Polifonica Siciliana e il soprano Marianna Cappellani diretti dal M° Giovanni Ferrauto che ha curato una moderna elaborazione e orchestrazione.
«Il corpo centrale del concerto – ha detto Giovanni Ferrauto – è costituito da melodie della tradizione popolare siciliana ispirate al Natale, alcune delle quali trascritte da testimonianze orali, che fanno parte di una ricerca che ho condotto nel 1980 e che riassumono i cinque momenti salienti della Novena».
L’operazione vuole rappresentare un ponte fra passato e presente, dove la tradizione diventa stimolo creativo per una sensibilità moderna.
Venerdì 10 gennaio il Coro Lirico Siciliano diretto dal M° Francesco Costa sarà protagonista di “Serata Verdiana” durante il quale sarà proposto il repertorio corale verdiano. Partendo dai capolavori della musica sacra il concerto si snoda attraverso le più celebri pagine tratte da Nabucco, Traviata, Aida, I lombardi ed altri. Venerdì 14 febbraio nella Chiesa di San Benedetto si potrà assistere a “Beethoven Scottish Songs”, un omaggio a Ludwing Van Beethoven nel 250° anniversario della nascita. Il M°Salvo Disca dirigerà i musicisti Gaetano Adorno (viola), Alessandro Longo (violoncello) e Maria Pia Tricoli (pianoforte) e l’Ensemble Corale Secret Cord nell’esecuzione di una delle pagine più rare e poco eseguite del grande compositore tedesco.
Le Scottish Songs sono un pezzo atipico nella produzione beethoveniana in quanto rappresenta uno dei pochi lavori “su commissione” ai quali il grande maestro si dedicò ispirandosi alla tradizione popolare scozzese in una suite ricca di vitalismo e improntata su temi amorosi e goliardici. Il 6 marzo si prosegue, sempre nella Chiesa di San Benedetto con “Donne da Oscar”, musica e cinema al femminile con DameInCanto (Emilia Belfiore violino, Concetta Sapienza clarinetto Chiara Vyssia Ursino soprano, Annamaria Calì pianoforte): il tradizionale omaggio alle tematiche femminile che la Camerata Polifonica Siciliana propone ogni anno che, in questa occasione si arricchisce di contributi video curati da Andrea A. Maccarrone. Musiche e immagini delle più celebrate eroine del cinema saranno il tema del concerto proposto dall’ensemble femminile che da anni è impegnato nella valorizzazione e recupero di un repertorio musicale e teatrale dedicato alla donna. Il 3 aprile il M° Giovanni Ferrauto salirà nuovamente sul podio per la prima assoluta di “Mozart Requiem” che vedrà esibirsi la Yeventi Orchestra e il Coro Lirico Siciliano diretto da Francesco Costa.
«Nel corso della trentennale attività della Camerata Polifonica Siciliana questo è un momento di particolare piacere e orgoglio – ha detto Aldo Mattina -, perché non sempre si trovano luoghi adatti alla divulgazione dello splendore della musica sacra che ha reso grande il nostro repertorio. Tra questi il “Mozart Requiem”, una delle ultime opere del musicista e compositore austriaco, che infatti non riuscì a completarla. La versione oggi universalmente eseguita è quella completata dall’amico e allievo Franz Xaver Süssmayr, ma ad Acireale sarà proposto in prima assoluta l’edizione curata dal M° Ferrauto che ha ricostruito la seconda parte mancante del capolavoro mozartiano operando secondo lo stile del salisburghese, e utilizzando alcuni frammenti e appunti manoscritti originali. Si tratta quindi di una nuova/vecchia versione, interessante anche dal punto di vista musicologico».
L’8 maggio, ancora una volta nella Chiesa di San Benedetto, il Coro Lirico Siciliano diretto da Francesco Costa sarà protagonista di “Canzoni Italiane d’Amore”, un’originale produzione del Coro che seleziona, in una elegante alternanza fra solisti e coro, il repertorio a cavallo tra fine ‘800 e inizi del ‘900, sconfinando nel genere dell’operetta.
La stagione concertistica si conclude il 5 giugno con il capolavoro vivaldiano “Le quattro Stagioni” eseguite dal Baroque Chamber Orchestra.
«Si tratta di uno dei pezzi più celebrati del repertorio strumentale – conclude Giovanni Ferrauto – e in questo contesto rappresentano il felice incontro fra architettura e musica barocca. Coniugare la musica con i luoghi nei quali è nata è sempre stata una costante nelle produzioni della Camerata Polifonica Siciliana, perché amare l’arte e la musica significa lasciare tracce sul territorio, come spargere un seme che nel tempo potrà donare nuove gemme di sviluppo».
LA BASILICA COLLEGIATA DI SAN SEBASTIANO DI ACIREALE
Costruita a partire dal 1609 in sostituzione di un antico oratorio dedicato allo stesso santo, fu completata nel 1652, ma il violento terremoto del 1693 fece crollare la volta e il cappellone principale. La ricostruzione avvenne a partire dai primi anni del XVIII secolo e resero la Basilica più grande e più bella. Il fastoso prospetto, disegnato da Angelo Bellofiore, è affollato da statue di santi, testine di angioletti, mascheroni apotropaici e altri numerosi fregi uniti da vari motivi floreali, mentre un coro sereno e gioioso di 14 puttini reggenti ghirlande di frutta e di fiori è schierato sul frontone che sovrasta il primo ordine architettonico. In alto a coronamento della costruzione domina la bellissima trifora della loggia campanaria. Il monumentale sagrato (1742–44) è circondato da una balaustrata, sulla quale sono poste dieci statue scolpite da Gianbattista Marini su disegno di Pietro Paolo Vasta e ornata dai cancelli in ferro battuto opera dell’artista acese Salvatore Paradiso. Alla chiesa si accede attraverso una grande porta del 1893 in ferro fuso e arricchita da formelle di bronzo su disegno di Gustave Dorè. L’interno è a pianta basilicale con tre navate e pavimento marmoreo costruito nel 1860. Sugli altari sono esposte tele interessanti realizzate da pittori acesi tra il XVII e il XX secolo. Nel transetto le grandi pareti laterali sono occupate dagli enormi affreschi ad encausto di Francesco Mancini (1900) che ha rappresentato la salita di Gesù al Calvario e la deposizione del corpo di San Sebastiano nelle catacombe. Nell’altare di destra è custodito il cinquecentesco simulacro del Santo Martire che viene portato in processione nel fercolo argenteo settecentesco, mentre nell’altare di sinistra è custodita un’antica copia della Sacra Sindone del 1644. Il pittore acese Pietro Paolo Vasta, a partire dal 1732, ha realizzato nelle pareti del coro i magnifici affreschi che rappresentano le scene del martirio a cui fu sottoposto San Sebastiano, mentre nella volta in un cielo affollato di angeli e di Santi vi è l’apoteosi del Santo bimartire. Notevoli sono anche gli affreschi della cappella del SS. Sacramento del medesimo autore e le decorazioni della cappella di Gesù e Maria di Alessandro D’Anna. L’UNESCO ha designato la Basilica Collegiata di San Sebastiano “monumento messaggero di una cultura di pace”.
Entrando nella sacrestia, con il monumentale armadio in noce del 1811, si può accedere al Museo del Tesoro, dove si possono ammirare delle bellissime opere di argenteria sacra, frutto della maestria di argentieri acesi e siciliani, preziosi paramenti ricamati in oro e di pregiatissime sete, nonché tele di pittori siciliani dal XVII al XX secolo. Dal campanile, accessibile al pubblico, si può ammirare un panorama mozzafiato che spazia dall’Etna fino al mare e, su prenotazione, è possibile visitare tutto l’anno il monumentale Presepe Napoletano che viene esposto nella cripta durante il periodo natalizio.
LA STAGIONE CONCERTISTICA 2019/2020
20 Dicembre 2019 ore 21 – Basilica Collegiata San Sebastiano
A Nuvena – Gran Galà di Natale
Coro Lirico Siciliano e Orchestra della Camerata Polifonica Siciliana
Soprano Marianna Cappellani
Direttore Giovanni Ferrauto
10 Gennaio 2020 ore 20 – Basilica Collegiata San Sebastiano
Serata Verdiana
Coro Lirico Siciliano
Direttore Francesco Costa
14 Febbraio 2020 ore 20 – Chiesa di San Benedetto
Beethoven Scottish Songs
Gaetano Adorno viola Alessandro Longo violoncello Maria Pia Tricoli pianoforte
Ensemble Corale Secret Cord
Direttore Salvo Disca
6 Marzo 2020 ore 20 – Chiesa di San Benedetto
Donne da Oscar
Musica e Cinema al femminile
DameInCanto
Emilia Belfiore violino, Concetta Sapienza clarinetto Chiara Vyssia Ursino soprano, Annamaria Calì pianoforte
Video a cura di Andrea A. Maccarrone
3 Aprile 2020 ore 20 – Basilica Collegiata San Sebastiano
Mozart Requiem
Yeventi Orchestra
Coro Lirico Siciliano
Direttore Giovanni Ferrauto – Maestro del Coro Francesco Costa
8 Maggio 2020 ore 20 – Chiesa di San Benedetto
Canzoni Italiane d’Amore
Ensemble vocale e strumentale del Coro Lirico Siciliano
Direttore Francesco Costa
5 Giugno 2020 ore 20 – Basilica Collegiata San Sebastiano
Vivaldi Le quattro Stagioni
Baroque Chamber Orchestra
Informazioni e prenotazioni
tel. 3920889640 (ore 09.30-13 e ore 16.30-20)
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