Per il progetto organizzato dal Comune con il contributo del Ministero della Cultura la Camerata Polifonica Siciliana ripropone il melologo scritto e diretto da Giovanni Grasso e musicato da Simone Zapalà con Marina La Placa, Emanuele Puglia, Salvo Disca, Diego Cannavò, Ciccio Disca e la partecipazione di Rita Botto
Per il progetto “Palcoscenico Catania. La bellezza senza confini”, organizzato dal Comune di Catania con il contributo del Ministero della Cultura, la Camerata Polifonica Siciliana ripropone al pubblico catanese un grande successo della scorsa stagione. Si tratta del fotodramma “Tecla la Rossa. Ossia l’affaire Giuliano”, melologo in tre parti scritto e diretto dal regista e docente di arte scenica Giovanni Grasso, musicato dal Maestro Simone Zappalà, e arricchito dalle proiezioni di materiale fotografico documentaristico. Lo spettacolo, che ha debuttato lo scorso marzo per il Festival Intersezioni, sarà proposto martedì 12 novembre alle ore 21 da Zo Centro Culture Contemporanee in una versione arricchita nella parte musicale ma, soprattutto, nell’organico esecutivo che includerà il coro del Liceo Musicale Angelo Musco di Catania.
«Per questa nuova versione è stata approfondita la caratterizzazione musicale dei personaggi e dei luoghi che hanno ospitato la vicenda, attraverso le musiche di scena – dice Simone Zappalà, pianista e compositore di scuola catanese – ma soprattutto attraverso il coinvolgimento del coro nel concertato finale, che rappresenta simbolicamente l’esplosione della voce innocente di un’intera terra, costretta ad espiare colpe non sue, in linea con una sottile ma inesorabile progressione drammaturgica che attraversa l’intero spettacolo».
La vicenda narra dell’insolita storia d’amore tra la giornalista svedese Maria Tecla Cyliakus e il bandito siciliano Salvatore Giuliano. Il libretto di Giovanni Grasso parte proprio dalla figura di Tecla Cyliakus, la bella giornalista svedese dai capelli rossi che giunge in Sicilia alla ricerca di Salvatore Giuliano poco tempo dopo la strage di Portella della Ginestra (1º maggio 1947). Lo incontrerà per la prima volta tra i monti palermitani per una intervista – un vero e proprio scoop – che segnerà l’inizio di una insolita storia d’amore tra il latitante di Montelepre e la giornalista straniera, che però cela un misterioso segreto.
In scena Marina La Placa (nel ruolo di Tecla), Emanuele Puglia, Salvo Disca, Diego Cannavò, Ciccio Disca e la cantante Rita Botto, affiancati dall’ensemble della Camerata Strumentale Siciliana e Damiano Davide nella doppia veste di pianista e direttore.
Ingresso libero, è consigliata la prenotazione scrivendo a cps@cpsmusic.com