Con i concerti del trio formato da Cusmano alla chitarra, Toscano al contrabbasso e Zirilli alla batteria, dove i tre musicisti rileggono in chiave jazz classici del rock, il 24 e 25 novembre prosegue la stagione 2023 del jazz club catanese all’interno della nuova sede di Palazzo Scammacca del Murgo
Dopo i concerti sold out di Dino Rubino, Marco Panascia e Giuseppe Mirabella che hanno segnato il nuovo inizio del Monk Jazz Club di Catania nella nuova sede di Palazzo Sammacca del Murgo, la stagione 2023 del jazz club catanese prosegue nello storico palazzo di Piazza Scammacca 1, venerdì 24 novembre, alle 21.30, e sabato 25 novembre alle 19 e alle 21.30 – con il concerto “Remember to Remember” del trio formato da Claudio Cusmano alla chitarra, da Nello Toscano al contrabbasso e da Enzo Zirilli alla batteria. Nell’omonimo album esattamente uscito un anno fa, i tre musicisti rileggono in chiave jazz classici rock di artisti del calibro di Dylan, Tom Waits, Eagles, Creedence Clearwater Revival, Elton John, Leonard Cohen e altri, brani che hanno segnato l’adolescenza e la formazione dei tre artisti.
Scrisse sull’album il giornalista Giuseppe Attardi: “Ricordati di ricordare è un monito alle nuove generazioni, ed è anche un invito a non dimenticare quei brani e quegli artisti che hanno fatto da colonna sonora alle nostre vite, scrivendo pagine immortali nella storia della musica. Artisti che vanno al di là di ogni confine d’età, genere, cultura, razza. Claudio Cusmano, chitarrista catanese, Nello Toscano, contrabbassista etneo, e il batterista torinese Enzo Zirilli, tutti jazzisti di grande talento, hanno così deciso di aprire l’album dei ricordi e registrare una sorta di amarcord sonoro, nella scia di quanto fa Bruce Springsteen. Un’operazione nostalgica e un omaggio, in questo caso, però, svolto con originalità, con uno stile personale.
Vengono così riletti in chiave jazz classici rock come Blowin’ in the wind di Bob Dylan, Tom Traubert’s Blues e San Diego Serenade di Tom Waits, Desperado degli Eagles, Have You Ever Seen The Rain? dei Creedence Clearwater Revival, Jessica della Allman Brothers Band, Sorry Seems to Be the Hardest Word di Elton John, Show me the place di Leonard Cohen. Canzoni che hanno segnato l’adolescenza e la formazione dei tre artisti. Con l’aggiunta di due inediti, Let’s Hope for the Best, con la chitarra di Cusmano protagonista, e Pink, omaggio, sin dal titolo, di Nello Toscano al gruppo di The dark side of the moon. Album dall’ascolto rilassante, dai suoni vellutati e soffici, avvolgente e notturno. Un jazz che strizza l’occhio al pop. Realizzato con grande maestria e raffinatezza”.
Biglietto € 15,00. Per info e prenotazioni: prenotazioni@monkjazzclub.it, telefono/whattsapp 340.1223606.
Monk Jazz Club: Palazzo Scammacca del Murgo, piazza Scammacca 1, Catania.
Gli altri concerti 2023 del Monk
L’8 e 9 dicembre il Monk ospita quartetto del sassofonista palermitano Stefano D’Anna sul palco con Giuseppe Mirabella alla chitarra, Angelo Cultreri all’organo e Joe Santoro alla batteria.
Il 15 e 16 dicembre, un ritorno gradito in Sicilia per gli amici del Monk, parliamo di Furio Di Castri ascoltato la scorsa estate insieme con Paolo Fresu, Dino Rubino e Luca Barbarossa nella rassegna estiva “Jazz in vigna” nella Tenuta San Michele della Cantina Murgo. Il contrabbassista milanese suonerà con Dino Rubino al pianoforte e alla tromba, Giuseppe Asero (tra i soci del Monk) al sassofono contralto e Mattia Barbieri alla batteria. I 4 riprenderanno “Easy to love”, progetto discografico del 1987 del compianto sassofonista Massimo Urbani condiviso allora con Di Castri, Luca Flores al piano e Roberto Gatto alla batteria. «Un disco che ha segnato indelebilmente la storia del jazz italiano» commenta Rubino.
Il 22 e 23 dicembre il palco sarà del duo formato dal clarinettista trapanese Nicola Giammarinaro e dal fisarmonicista di origini nissene Roberto Gervasi. Rubino: «Giammarinaro è uno dei clarinettisti pù importanti che abbiamo in Italia».
Palazzo Scammacca del Murgo
All’interno di Palazzo Scammacca il Monk non sarà più solo un jazz club ma un luogo di incontri, un vero e proprio centro culturale che vivrà di numerose attività che si possono realizzare solo qui. Oltre le attività della stagione concertistica ci saranno i laboratori tenuti da Giuseppe Privitera con i ragazzi delle scuole, ci sarà l’interazione con i ragazzi del Conservatorio di Catania, ci sarà l’apertura a band di altri generi musicali al di fuori dell’ambiente jazzistico. E poi ci sarà una resident band che garantirà un contatto più stretto con i talenti musicali del territorio. Tutto questo contribuirà a creare un palinsesto musicale di due/tre appuntamenti settimanali che si aggiungono al calendario della stagione concertistica. Musica e arte da fruire in maniera ampia e libera all’interno degli spazi versatili di Palazzo Scammacca del Murgo – spazio già conosciuto per i suoi eventi legati all’arte contemporanea, in sinergia con il Contenitore culturale 2Lab, e per i suoi eventi enologici legati alla Cantina Murgo – dove alla sala teatrale si affiancherà una caffetteria adiacente, luogo vivo di incontri e anche di musica.