Il 13 agosto la kermesse internazionale ospitata nell’anfiteatro lavico di Puntalazzo di Mascali chiude con i concerti del quartetto del pianista randazzese Gaetano Spartà e del Bass Duo del catanese, e newyorkese d’adozione, Marco Panascìa e del salernitano Dario Deidda
E dopo gli ospiti internazionali, arrivano i “nostri”. Il Puntalazzo Jazz Festival 2021, la kermesse jazz internazionale dell’etnea Puntalazzo di Mascali, organizzato dall’associazione Puntalazzo Open Art, con la direzione artistica di Luigi Monterosso (ideatore) e di Lorenzo Jocolano Spagna (consulente musicale), arriva alla serata finale di venerdì 13 agosto con un doppio concerto che mette insieme la nuova leva jazz siciliana con un figlio illustre della terra dell’Etna ben radicato da più di 20 anni a New York. Ecco che sul palco dell’Azienda Costa Sovere l’11 agosto suoneranno prima il Gaetano Spartà 4et e poi il Bass Duo di Marco Panascìa e Dario Deidda.
Gaetano Spartà 4et. Puntalazzo Jazz Festival 2021 è un festival jazz che nasce in Sicilia, organizzato da siciliani. Quindi nella serata finale del 13 agosto il nuovo jazz “Made in Sicily” non può mancare: ecco il quartetto del 42enne pianista randazzese di origine e giarrese d’adozione Gaetano Spartà. A Puntalazzo suona con il rosolinese, e modicano d’adozione, Marco Caruso al sax contralto, con il catanese Carmelo Venuto al contrabbasso e con l’ennese Emanuele Primavera alla batteria. Spartà: «Ho cercato il meglio della Sicilia centro-orientale, artisti di grande sensibilità. Caruso merita grandi palcoscenici, con lui c’è una sintonia perfetta. Primavera è un batterista dalla sensibilità e modernità spiccata. Venuto è bassista, contrabbassista, chitarrista sopraffino, adoro il modo in cui suona interpreta la musica. La mia musica, anche se rispetta gli standard dei brani americani – tema, improvvisazione e così via -, non sono swing, hanno quindi un sapore più mediterraneo, sonorità jazz di carattere più europeo». Il concerto parte da “Accent”, finora unico album, prodotto nel 2018 da Alfamusic di Roma. Spartà: «Lo suonerò per metà, è stato un disco che mi ha dato tante soddisfazioni a livello di critica e pubblico, per il resto farò brani sempre miei ma nuovi che dovevano confluire in un secondo album che la pandemia ha poi stoppato».
Marco Panascìa e Dario Deidda Bass Duo. Di origini catanesi ma newyorkese d’adozione da 22 anni, Marco Panascìa è contrabbassista, bassista elettrico, compositore e didatta. La sua competenza in molti contesti musicali diversi e le sue forti capacità di suonare sia i bassi acustici che elettrici gli hanno fatto guadagnare elogi in tutto il mondo. Dopo essersi trasferito negli Stati Uniti, ha conseguito un Bachelor of Music al Berklee College of Music di Boston e un Master of Music alla Manhattan School of Music di New York City. Attualmente insegna alla New School University di Manhattan, e viene spesso invitato a tenere seminari e masterclass negli Stati Uniti e all’estero. Panascìa: «Io ho avuto la fortuna di farmi le basi suonando a Catania con musicisti del calibro di Francesco Cafiso, Dino Rubino, Alberto Alibrandi, Claudio Cusmano, Pucci Nicosia e altri. Al liceo musicale Bellini ho avuto un ottimo maestro di contrabasso classico, Nello Nicotra. Nel frattempo stavo studiando per una laurea in chimica. Quando sono andato in America mi hanno dato una borsa di studio e pensavo che sarei ritornato dopo sei mesi per finire i miei studi sia di contrabbasso classico sia di chimica. E’ finita che 22 anni dopo sono ancora lì».
Oltre ad essere presente come sideman in più di 50 registrazioni, il primo album di Panascìa come leader, “Bass Duo Live”, è uscito nel 2014 e documenta un concerto live inedito con Dario Deidda, uno dei musicisti jazz più celebrati d’Italia, su una performance di duo di basso acustico/elettrico swingante e altamente colloquiale. Il 53enne contrabbassista e bassista salernitano Dario Deidda – musicista, arrangiatore e compositore – è considerato uno dei migliori bassisti italiani nel mondo. Vince, infatti, per otto volte consecutive il riconoscimento come miglior bassista italiano al Jazzit Award. Attualmente è docente al Conservatorio “Martucci” di Salerno. Attratto principalmente da autori moderni, Dario Deidda si appassiona al jazz senza disdegnare altri generi musicali.
L’edizione 2021 di Puntalazzo Jazz Festival, come di consueto, si svolge all’interno dell’Azienda agricola Costa Sovere a Puntalazzo di Mascali sul palco ricavato in un anfiteatro naturale, in un anfratto nato dalla colata lavica del 1928 (quella famosa che raggiunse Mascali) divenuto palcoscenico. Puntalazzo Jazz festival è anche area food. Come è noto il cibo cambia agli occhi di chi lo mangia se c’è un particolare tipo di musica ad accompagnarlo. Stesso discorso per un buon bicchiere di vino. La musica distende e rilassa e rende il tutto più conviviale. Al Puntalazzo Jazz Festival il cibo e il vino sono protagonisti al pari della musica. A cominciare dalle ore 20, le tre serate di musica hanno il buon sapore dell’area food dove si possono degustare i vini delle Cantine Russo di Solicchiata e le pietanza preparate da PeriPeri Bar-Gastronomia-Pasticceria di Giarre.
Info: telefono 095968479 e 3358174263, e-mail puntalazzopenart@gmail.com, web www.puntalazzojazzfestival.it
Ingresso: € 25 + diritti di prevendita. Prevendite e abbonamento c/o Tickets Box Office Via Giacomo Leopardi 95 Catania, tel. 0957225340 www.ctbox.it
Indirizzo: Via Andronico 2, 95016 Puntalazzo di Mascali (Catania).