L’8 novembre si è svolta al Teatro Sangiorgi di Catania la fase finale di “BaSi Jazz: un ponte tra territori” progetto che unisce i giovani musicisti delle scuole catanesi e materane, grazie alla sinergia artistica fra l’associazione nazionale Il Jazz va a scuola, l’associazione culturale Algos-Monk Jazz Club di Catania e l’Onyx Jazz Club di Matera. Sul palco con gli studenti-musicisti ospiti il cantautore e percussionista lentinese Alfio Antico e il chitarrista catanese Paolo Sorge. Il 10 novembre si replica alla Casa Cava di Matera
Doveva essere una festa di musica e tale è stata. Il Teatro Sangiorgi di Catania per un pomeriggio è stato il gioioso palcoscenico dei musicisti in erba del progetto BaSi Jazz: un ponte tra territori che dallo scorso febbraio ha costruito un ponte musicale fra Basilicata e Sicilia coinvolgendo alunne e alunni, studentesse e studenti di alcune scuole di Matera e di Catania. Il progetto, realizzato grazie al sostegno del Bando Musica Jazz 2023 del Ministero della Cultura, vede la sinergia artistica fra l’associazione nazionale Il Jazz va a scuola, l’associazione culturale Algos-Monk Jazz Club di Catania e l’Onyx Jazz Club di Matera.
Le Giovani Guide del Jazz siciliane e lucane formate in questi mesi, 75 giovanissimi musicisti in tutto, hanno portato sul palco del teatro catanese il frutto del lungo lavoro di questi mesi, confrontadosi con due ospiti d’eccezione, il cantautore e percussionista lentinese Alfio Antico ed il chitarrista Paolo Sorge.
Sul palco una formidabile orchestra di giovanissimi talenti diretti da un energico Giuseppe Privitera, docente della Parini e musicista, orchestra formata da una quindicina di studenti-musicisti delle scuole materane Liceo musicale “Tommaso Stigliani” e Istituto comprensivo “Giuseppe Minozzi – Nicola Festa” e una sessantina di giovanissimi musicisti dell’Istituto di istruzione secondaria superiore statale “Concetto Marchesi” di Mascalucia e dell’Istituto comprensivo “Giuseppe Parini” di Catania.
L’idea di questo progetto era nata a Catania esattamente un anno fa alla fine dell’evento in piazza Scammacca dell’orchestra della Parini al fianco del trombettista Paolo Fresu. «Jazz vuol dire tirare fuori la creatività» sottolinea durante la presentazione dell’evento Sonia Peana, vice presidente dell’Associazione “Il jazz va a scuola”, che legge un messaggio del compianto Luigi Berlinguer, grande fautore della musica a scuola: «Far di conto e far di canto» in sintesi il pensiero del fu ministro della Pubblica istruzione. «Sui giovani bisogna investire» sottolinea Gigi Esposito di Onyx Jazz Club Matera. «Importante far avvicinare la musica ai ragazzi per accorciare le differenze» ribadisce Dino Rubino, presidente di Algos-Monk Jazz Club. «Un messaggio di speranza, accomunati dalla musica» sottolinea il prefetto di Catania Maria Carmela Librizzi introdotta sul palcoscenico da Carmela Trovato, dirigente scolastico della Parini.
Dopo i saluti istituzionali, parlano finalmente gli strumenti. E’ il chitarrista e docente materano Kevin Grieco a introdurre il Combo Jazz della “Stigliani” di Matera che suona tre brani di fila “Moanin’” di Art Blakey, “Blue Bossa” reso celebre da Joe Henderson e “The Chicken” di Pee Wee Ellis, ottimo swing con groove finale. Poi è la volta di Alfio Antico e Paolo Sorge che incantano con la poetica “Lettera d’amuri”. Saranno poi tutti insieme, giovani musicisti e ospiti d’onore, a suonare alcuni grandi successi di Alfio Antico ovvero “Fauno” seguita, in un crescendo di mediterranea dissonanza, da “Barulè”, dedicata alla pecora Barunissa che diventò pelle per il primo tamburo del giovanissimo pastore Antico. «È una bella emozione suonare con loro» commenta il musicista lentinese. Seguono “Tutti li così vanu a lu pinninu”, mentre “Anima ‘ngignusa” è pura poesia di gioia.
«Ho cantato e suonato co’ tremulizzu» ammette Antico quando racconta la lunga giornata di prove del giorno prima nell’auditorium della Parini e racconta la storia di Barunissa la pecora che diventò il primo tamburo cantata in “Barulè”. Il finale musicale è affidato ai ragazzi della Parini i quali sotto l’attenta direzione del M° Privitera suonano e cantano canzoni di impegno civile e sociale come “Cento passi” dei Modena City Ramblers e “Mestizaje” degli Sk-P. Il teatro tributa il giusto entusiasmo nei confronti di questa ottima orchestra in erba.
«E’ una grande gioia suonare con questi ragazzi senza fatica» esterna un soddisfattissimo Privitera che ringrazia la dirigente scolastica Carmela Trovato, i genitori e Francesca Santangelo dell’associazione Algos per il loro contributo fondamentale per la riuscita dell’evento. E ringrazia i docenti dell’indirizzo musicale della Parini che hanno collaborato al progetto, Cinzia Condorelli per i violini (unica adulta dell’orchestra), Angela Longo per i clarinetti, Davide Santonocito per le percussioni e Maurizio Barrica per il pianoforte. «Grazie a tutti gli artisti che ci hanno dedicato tempo – sottolinea la dirigente Trovato -. Noi non facciamo spettacolo, anche se quello di stasera è stato ottimo, noi siamo scuola e da tutta questa esperienza abbiamo imparato tantissimo. La musica supera talvolta il significato della parola. Noi non formiamo musicisti, il nostro obiettivo è l’orchestra come gruppo, il nostro è un lavoro di squadra».
Lavoro di squadra di cui fa parte anche il Comune di Catania che ha messo a disposizione il Teatro Sangiorgi ed ha concesso il patrocinio all’iniziativa. Comune rappresentato sul palcoscenico da Giovanni Magni, presidente della commissione cultura, e da Andrea Guzzardi, assessore comunale alla Pubblica istruzione. Anche il sovrintendente del Teatro Massimo Bellini, Giovanni Cultrera, saluta i giovani musicisti di BaSi Jazz: «Chi crede nella musica vi dice grazie. Felice di aver ospitato l’evento». Il lungo pomeriggio di musica si chiude con gli attesi bis, ovvero “La foglia” di Alfio Antico e Paolo Sorge e una ripresa di “Barulè”.
Questi gli studenti-musicisti catanesi del progetto BaSi Jazz: Rosaria Reitano, Emanuele Spampinato, Oscar Vasta, Matteo Miraglia, Matteo Scammacca, Ruggero Tolone, Nicola Miraglia, Matteo D’Urso, Alessio Favitta, Valerio Guarrera, Gianmarco Motta, Juliet D’Amico, Ludovica Campisi, Antonio Di Lella, Paolo Recupero, Sofia Di Nunzio, Alfredo La Rocca, Giuseppe Pulvirenti, Serena Castro, Rachele Dottore, Agata Barbagallo, Maya Recca, Aurora Alecci, Saverio Moschetto, Omar Vitale, Raffaella Scrimali, Carla Fichera, Mattia Tomaselli, Monica Lazzaro, Costanza Russo, Elisabetta Nicastro, Silvia Scuderi, Marco Mollica, Giancarlo Castelli, Valentina Furci, Andrea Fogliano, Carlo Marrix, Francesco Barbanera, Giorgia Licciardello, Diego Belladonna, Vittoria Magnano, Santi Vasaperna, Ruben D’Arrigo, Alice Alberghina, Carla Parisi, Flavio Bono, Andrea Bonora, Arianna Bonora, Idria Russo, Ludovica Patanè, Nicoletta Favara, Alessio Mancuso, Azzurra Giuffrida, Elena Castelli, Elena Costa, Gabriele Mannino, Monica Castorina, Maria Tusa, Maria Cutore, Manuel Finocchiaro, Ephiel Carbone, Alisea Cavallaro, Chiara Mollica.
Questi gli studenti-musicisti del Combo Jazz Matera: Alessandro Ronaldo, Giulio Difonzo, Stefano Piancazzi, Giampaolo Matera, Kevin Angus Ramaglia, Alessandro Gasmi, Carmen Apollaro, Davide Favoino, Vito Paolo Di Santo, Alessandro Lapiscopia.
Nella mattinata del 9 novembre si è ripartiti tutti insieme, catanesi e materani, alla volta di Matera. Nella città dei Sassi venerdì 10 novembre, alle ore 17.30, nello spettacolare scenario di Casa Cava, centro culturale scavato nella roccia, si realizzerà il secondo concerto della fase conclusiva di BaSi Jazz: un ponte fra territori.