Con il concerto del trio formato da Dino Rubino al piano e flicorno, Marco Panascia al contrabbasso, e Giuseppe Mirabella alla chitarra, il 17 e 18 novembre parte la nuova vita del jazz club catanese all’interno di Palazzo Scammacca del Murgo, un luogo storico, che ospiterà molteplici attività, musicali, artistiche, culturali ed enologiche
Con i tre concerti del trio formato da Dino Rubino al pianoforte e flicorno, Marco Panascia al contrabbasso e Giuseppe Mirabella alla chitarra – venerdì 17 novembre, alle 21.30, e sabato 18 novembre alle 19 e alle 21.30 – parte la nuova vita del Monk Jazz Club, il club catanese creato sei anni da sei amici-musicisti (Dino Rubino, Giuseppe Privitera, Nello Toscano, Giuseppe Mirabella, Giuseppe Asero e Francesca Santangelo) riunitosi nell’Associazione Algos per gestire quello che sarebbe diventato il più importante ritrovo per jazzofili della Sicilia orientale. Abbandonata la vecchia sede di via Scuto, il club adesso ha trovato casa a Palazzo Scammacca del Murgo, in piazza Scammacca 1, un luogo storico nel cuore storico di Catania, che già da alcuni anni rappresenta un punto di riferimento per chi vuole apprezzare la Sicilia più genuina. Un luogo che ospiterà molteplici attività, musicali, artistiche, educative, ed enogastronomiche.
Il trombettista e pianista Dino Rubino, presidente dell’Associazione Algos e direttore artistico del Monk Jazz Club: «Palazzo Scammacca del Murgo racchiude quello che noi cercavamo e l’abbiamo trovato, qui a Catania, in un posto bellissimo». Il trombettista e docente Giuseppe Privitera: «Palazzo Scammacca ci consente intanto una sala teatrale un po’ più grande che permette 80 spettatori, una trentina in più rispetto al club di via Scuto, ma che non snatura affatto la nostra natura intima di un piccolo jazz club».
Pietro Scammacca, a nome della famiglia proprietaria di Palazzo Scammacca del Murgo: «Un modo magnifico per far vivere questo splendido contenitore culturale. Una sfida che raccogliamo dopo quattro anni di successo della collaborazione con l’Associazione Algos attraverso la rassegna estiva “Jazz in vigna” nella Tenuta San Michele di Santa Venerina».
Il concerto inaugurale. Venerdì 17, alle 21.30, e sabato 18 novembre, alle 19 e alle 21.30, protagonista sul palco del nuovo Monk Jazz Club a Palazzo Scammacca sarà il trio formato da Dino Rubino al pianoforte e flicorno, dal contrabbassista catanese Marco Panascia, da anni cittadino newyorkese, e da Giuseppe Mirabella alla chitarra. Dopo tanti anni Rubino, Mirabella e Panascia si sono ritrovati a suonare insieme e si sono sperimentati dal vivo in un mini tour che ha già toccato Lecce, Matera e Torino. «Jazz e swing come ai vecchi tempi. Andiamo…» il commento di entusiasmo di Dino Rubino. «Ci siamo ritrovati nella stessa formazione con cui suonavamo più di 20 anni fa ed è stato magico, come se avessimo suonato insieme solo un giorno prima» commenta Mirabella. «Anche se sono ormai cittadino americano a tempo pieno, le mie radici sono qui e mi fa sempre piacere suonare a casa» prosegue Panascia, che si trasferì negli Usa a cavallo tra la fine de vecchio e l’inizio del nuovo millennio acquisendo la cittadinanza a stelle e strisce nel 2017.
I tre musicisti e compositori si incontrarono per la prima volta nel 1995. La loro collaborazione si interruppe pochi anni dopo, quando Panascia lasciò la Sicilia per trasferirsi a New York. Rubino e Mirabella proseguirono invece la loro carriera in Italia e in Europa. Nel 2022 il trio si riunì per una rimpatriata fra amici al Monk Jazz Club e lì nacque l’idea di un tour da fare nel 2023: tre forti personalità musicali, tre grandi talenti, tre modi diversi di concepire la musica trovano un punto d’incontro in questo immaginifico progetto. Il prorompente e vitale virtuosismo di Panascia, il lirismo ed il rigore stilistico di Mirabella, il tocco, la bellezza interpretativa e la creatività di Rubino, si fondono in un unico suono. Un gruppo dalla forte impronta jazzistica a cui piace suonare ed approcciare gli standard con uno spirito creativo e libero. Un interplay quasi naturale, legato ad un forte senso di amicizia che unisce questi tre musicisti straordinari.
Gli altri concerti del 2023 del Monk. Il 24 ed il 25 novembre, seguirà il concerto “Remember to Remember” del trio formato da Claudio Cusmano alla chitarra, da Nello Toscano al contrabbasso e da Enzo Zirilli alla batteria. In quell’album i tre musicisti rileggevano in chiave jazz classici rock di artisti del calibro di Dylan, Tom Waits, Eagles, Creedence Clearwater Revival, Elton John, Leonard Cohen e altri, brani che hanno segnato l’adolescenza e la formazione dei tre artisti.
L’8 e 9 dicembre il Monk ospita quartetto del sassofonista palermitano Stefano D’Anna sul palco con Giuseppe Mirabella alla chitarra, Angelo Cultreri all’organo e Joe Santoro alla batteria.
Il 15 e 16 dicembre, un ritorno gradito in Sicilia per gli amici del Monk, parliamo di Furio Di Castri ascoltato la scorsa estate insieme con Paolo Fresu, Dino Rubino e Luca Barbarossa nella rassegna estiva “Jazz in vigna” nella Tenuta San Michele della Cantina Murgo. Il contrabbassista milanese suonerà con Dino Rubino al pianoforte e alla tromba, Giuseppe Asero (tra i soci del Monk) al sassofono contralto e Mattia Barbieri alla batteria. I 4 riprenderanno “Easy to love”, progetto discografico del 1987 del compianto sassofonista Massimo Urbani condiviso allora con Di Castri, Luca Flores al piano e Roberto Gatto alla batteria. «Un disco che ha segnato indelebilmente la storia del jazz italiano» commenta Rubino.
Il 22 e 23 dicembre il palco sarà del duo formato dal clarinettista trapanese Nicola Giammarinaro e dal fisarmonicista di origini nissene Roberto Gervasi. Rubino: «Giammarinaro è uno dei clarinettisti pù importanti che abbiamo in Italia».
L’abbonamento per questi 5 eventi ha un costo di € 70,00. Gli abbonati alle precedenti edizioni hanno diritto di prelazione. È possibile acquistare gli abbonamenti con 18app, scalapay, carta del docente. Costo del biglietto € 15,00. Per info e prenotazioni: prenotazioni@monkjazzclub.it, telefono/whattsapp 340.1223606.
Palazzo Scammacca del Murgo. All’interno di Palazzo Scammacca il Monk non sarà più solo un jazz club ma un luogo di incontri, un vero e proprio centro culturale che vivrà di numerose attività che si possono realizzare solo qui. Oltre le attività della stagione concertistica ci saranno i laboratori tenuti da Giuseppe Privitera con i ragazzi delle scuole, ci sarà l’interazione con i ragazzi del Conservatorio di Catania, ci sarà l’apertura a band di altri generi musicali al di fuori dell’ambiente jazzistico. E poi ci sarà una resident band che garantirà un contatto più stretto con i talenti musicali del territorio. Tutto questo contribuirà a creare un palinsesto musicale di due/tre appuntamenti settimanali che si aggiungono al calendario della stagione concertistica. Musica e arte da fruire in maniera ampia e libera all’interno degli spazi versatili di Palazzo Scammacca del Murgo – spazio già conosciuto per i suoi eventi legati all’arte contemporanea, in sinergia con il Contenitore culturale 2Lab, e per i suoi eventi enologici legati alla Cantina Murgo – dove alla sala teatrale si affiancherà una caffetteria adiacente, luogo vivo di incontri e anche di musica.