Per la prima volta il festival diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele valica i confini di Licodia Eubea, e a conclusione della XIV edizione approda sabato 19 ottobre a Chiaramonte Gulfi dove si terrà un incontro on line con la regista palermitana di cui sarà proiettato il film “Terramatta”, alla presenza di Gaetano Rabito (figlio dello scrittore-contadino). In programma anche due proiezioni, tra cui la prima regionale di “Anima Insulae” e la presentazione del volume “Terroir. Metafisica del territorio (e del vino)”
Dopo il grande successo registrato a Licodia Eubea, il Festival della comunicazione e del cinema archeologico festeggia la conclusione della XIV edizione valicando per la prima volta i confini della provincia di Catania per approdare sabato 19 ottobre a Chiaramonte Gulfi, cittadina ragusana che ha dato i natali all’archeologo Antonino Di Vita, nume tutelare del festival diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele, e sostenuto da Sicilia Film Commission e dalla Direzione generale Cinema e audiovisivo del Ministero della Cultura.
«Al Teatro Leonardo Sciascia avremo il piacere di ospitare in collegamento da remoto la regista palermitana Costanza Quatriglio – spiegano i direttori artistici Cilio e Daniele – e con lei apriremo una finestra sul cinema documentario siciliano inaugurata nel 2014 dal compianto critico cinematografico, e grande amico del festival, Sebastiano Gesù. In questa occasione sarà proiettato “Terramatta. Il Novecento siciliano di Vincenzo Rabito analfabeta siciliano”, film della Quatriglio del 2012 dedicato all’opera e alla figura dello scrittore-contadino di Chiaramonte Gulfi, al termine del quale converseremo con il figlio Gaetano».
Nella cittadina ragusana il Festival della comunicazione e del cinema archeologico prevede, a partire dalle ore 16.30, anche la proiezione in prima regionale di “Anima Insulae” di Lorenzo Daniele, film che ha già ricevuto una menzione per la sceneggiatura all’Agon Film Festival di Atene, e “Nothing holier than a dolphin”, cortometraggio della scrittrice e regista di origini greche Isabella Margara.
La giornata, infine, alle ore 19.30 prevede la presentazione di “Terroir. Metafisica del territorio (e del vino)” (Pungitopo Editore, 2024) volume dell’archeologo Cristian Aiello e della filosofa-designer Antonella Giardina dedicato a una nuova concezione della territorialità, del territorio, della terra, della città e del paesaggio che, secondo gli autori, è racchiusa nel termine “terroir”: parola dalle mille sfaccettature che permette di parlare anche di paesaggio culturale. La presentazione sarà affiancata dalla degustazione di prodotti enogastronomici locali organizzata dalla Proloco di Chiaramonte Gulfi in collaborazione con il locale Istituto professionale Alberghiero.
I film di sabato 19 ottobre
Prima regionale
Anima Insulae (Italia 2024, 50′) di Lorenzo Daniele. Consulenza scientifica: Laura Maniscalco, Brian E. McConnel Produzione: Fine Art produzioni srl.
Il sito di Palikè, in Sicilia, già in epoca preistorica doveva essere ritenuto un luogo sacro, per la presenza di una grande grotta naturale e dei laghetti di acqua sulfurea. A partire dall’età arcaica l’area di Rocchicella, dove sorge Palikè, viene istituzionalizzata dai Siculi, comincia ad assumere una precisa fisionomia e a corredarsi di strutture dedicate alla celebrazione dei rituali e pasti in comune in onore dei mitici fratelli Palici. Si tratta di un culto indigeno dal valore identitario forte, in grado di aggregare Siculi che vivono in villaggi spesso distanti fra loro.
Terramatta (Italia 2012, 75′) di Costanza Quatriglio. Produzione: Cliomedia Officina
Una sinfonia di paesaggi di oggi e di ieri, filmati d’archivio e musiche elettroniche, terre vicine e lontane. Una lingua inventata, né italiano né dialetto, musicale ed espressiva come quella di un cantastorie. Nato nel 1899, l’analfabeta siciliano Vincenzo Rabito racconta il Novecento attraverso migliaia di fitte pagine dattiloscritte raccolte in quaderni legati con la corda. Dall’estrema povertà al boom economico, è un secolo di guerre e disgrazie, ma anche di riscatto e lavoro. Il punto di vista inedito è quello di un ultimo che, scrivendo la propria autobiografia, rilegge la storia d’Italia in una narrazione appassionata e travolgente che emoziona e commuove, obbligando a fare i conti con verità contraddittorie e scomode.
Nothing holier than a dolphin (Grecia 2022, 17′) di Isabella Margara. Produzione: AbFab Productions
In un piccolo villaggio che si affaccia sul Mediterraneo, inaspettatamente prende vita un antico mito. Due pescatori trovano nelle loro reti un delfino catturato accidentalmente. Il delfino, a sua volta, trova un pescatore che sta annegando in acqua e cerca di salvarlo.
Informazioni
Sabato 19 ottobre dalle ore 16.30 Chiaramonte Gulfi (Rg)
Teatro Leonardo Sciascia – corso Umberto I, 61 – Ingresso libero
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