In occasione del progetto organizzato dal Comune con il contributo del Ministero della Cultura il 12 novembre da Zo Centro Culture Contemporanee la Camerata Polifonica Siciliana porterà nuovamente in scena il melologo “Tecla la Rossa. Ossia l’affaire Giuliano” in una versione arricchita dal coro del Liceo Musicale Angelo Musco e la Messa dell’Incoronazione di Mozart nell’ambito del concerto “Monumenti Barocchi”diretto dal M° Ricardo Calderoli
Il progetto “Palcoscenico Catania. La bellezza senza confini”, organizzato dal Comune di Catania con il contributo del Ministero della Cultura, è l’occasione per la Camerata Polifonica Siciliana di rirpoporre al pubblico catanese due grandi successi della scorsa stagione. Il primo dei due appuntamenti riguarda il fotodramma “Tecla la Rossa. Ossia l’affaire Giuliano”, melologo scritto e diretto dal regista e docente di arte scenica Giovanni Grasso, musicato dal pianista e compositore di scuola catanese Simone Zappalà, e arricchito dalle proiezioni di materiale fotografico documentaristico. Lo spettacolo, che ha debuttato lo scorso marzo per il Festival Intersezioni, sarà proposto martedì 12 novembre alle ore 21 da Zo Centro Culture Contemporanee (ingresso libero, è consigliata la prenotazione scrivendo a cps@cpsmusic.com) in una versione arricchita nella parte musicale ma, soprattutto, nell’organico esecutivo che includerà il coro del Liceo Musicale Angelo Musco di Catania.
Invariato il resto del cast che vedrà in scena Marina La Placa (nel ruolo di Tecla), Emanuele Puglia, Salvo Disca, Diego Cannavò, Ciccio Disca e la cantante Rita Botto, affiancati dall’ensemble della Camerata Strumentale Siciliana e Damiano Davide nella doppia veste di pianista e direttore. La vicenda narra dell’insolita storia d’amore tra la giornalista svedese Maria Tecla Cyliakus e il bandito siciliano Salvatore Giuliano.
Il libretto di Giovanni Grasso parte proprio dalla figura di Tecla Cyliakus, la bella giornalista svedese dai capelli rossi che giunge in Sicilia alla ricerca di Salvatore Giuliano poco tempo dopo la strage di Portella della Ginestra (1º maggio 1947). Lo incontrerà per la prima volta tra i monti palermitani per una intervista – un vero e proprio scoop – che segnerà l’inizio di una insolita storia d’amore tra il latitante di Montelepre e la giornalista straniera, che però cela un misterioso segreto.
Il secondo appuntamento della Camerata Polifonica Siciliana, domenica 17 novembre alle ore 20, è in programma nel Santuario di Santa Rita in Sant’Agostino: si intitola “Monumenti Barocchi” il concerto pensato per riproporre la “Messa dell’Incoronazione” di Mozart che nella recente esecuzione per la rassegna Chiostri e Cortili non ha potutto soddisfare le richieste del numeroso pubblico (in buona parte rimasto fuori). Per l’occasione il monumento mozartiano particolarmente amato dal grande pubblico sarà affiancato al “Gloria in Re maggiore” di Antonio Vivaldi. L’esecuzione è affidata al Coro e all’orchestra della Camerata Polifonica Siciliana diretta dal compositore e direttore messicano Ricardo Calderoli.