La stagione estiva del teatro palermitano diretto da Vito Meccio prosegue nei locali climatizzati domenica 25 agosto con “Pirandello, questo, codesto e quello” di e con Sergio Vespertino il quale il giorno dopo, lunedì 26 agosto, riprende “Il signor Vattelapesca”. Musiche dal vivo nei due spettacoli del fisarmonicista Pierpaolo Petta
Sergio Vespertino in versione teatro da camera oppure stralunato personaggio tutto da ridere? Fortunatamente con il bravo e poliedrico attore palermitano non è difficile apprezzarne le due anime del palcoscenico. Ed ecco che per la XXVII edizione del “Palermo Non Scema Festival”, la stagione estiva nei locali condizionati del Teatro Agricantus diretto da Vito Meccio, domenica 25 agosto, alle 21, Vespertino insegue i “fantasmi” del Premio Nobel per la letteratura in “Pirandello. Questo codesto e quello” mentre il giorno dopo, lunedì, 26 agosto, sempre alle 21, riprende “Il signor Vattelapesca” spettacolo imperniato su un divertente, buffo e strano personaggio ma poetico sognatore.
“Pirandello, questo codesto e quello” è l’ultima creazione di Vespertino, con produzione Agricantus, che aveva debuttato a inizio luglio proprio nel teatro di via XX Settembre. Che Luigi Pirandello nutrisse una passione per l’occulto e soprattutto per lo spiritismo è cosa nota. Infatti i fantasmi – sia spiriti paurosi che dei veri e propri buontemponi – hanno avuto un ruolo importante nella sua produzione letteraria, basti pensare a novelle come “La casa del Granella”, “Il vitalizio” o anche “Il fu Mattia Pascal”, solo per citarne alcuni. Le cronache riportano che il Premio Nobel agrigentino, rinchiuso nel suo studio, fosse solito dare udienza a quelle presenze larvali che di tanto in tanto lo imploravano per ottenere cittadinanza letteraria, nella speranza di essere accolti nel canale di scorrimento della “presunta” vita vera.
Parte da questo aneddoto lo spettacolo “Pirandello. Questo, codesto e quello”. Sulla scenografia di Mariano Brusca e Salvatore Scherma, Vespertino, autore del testo insieme a Salvatore Ferlita, accompagnato dalle musiche originali eseguite dal vivo dal fisarmonicista Pierpaolo Petta, porta in scena questi bislacchi incontri di cui però viene sovvertita la prospettiva. Se un giorno, a recarsi dal grande scrittore, invece che sconosciuti fantasmi fossero i personaggi già noti delle sue novelle, delle commedie o dei romanzi? Quelli “famosi”, ormai di dominio pubblico, perché bene o male incontrati a scuola o nei teatri: se fossero, dunque, loro i questuanti? Venuti fuori dalle pagine, sbucati dalle tavole di un palcoscenico, sospinti dal motore dell’insoddisfazione e stanchi della maschera finora indossata, adesso sono loro a chiedere all’autore conto e ragione, rinfacciandogli l’ignominia alla quale sono stati inchiodati, volendo a tutti i costi restituirgli la loro “croce”.
«Mantenendo il giusto rigore che richiede un autore del calibro di Pirandello – dice Sergio Vespertino -, abbiamo imbastito uno spettacolo di narrazione che vuole stare lontano dai soliti cliché. Con questo spettacolo portiamo in scena un nuovo modo di raccontare Pirandello secondo una personale chiave di lettura, che porta con sé l’ironia e il giusto sguardo di dissacrante distacco». Lo spettacolo tornerà all’Agricantus giovedì 19 settembre.
Lunedì 26 agosto, sempre alle 21, Vespertino riprende “Il signor Vattelapesca” spettacolo imperniato su un divertente, buffo e strano personaggio, che non smette mai di far ridere il pubblico, nutrendo al tempo stesso l’innato desiderio di volare che è proprio di chiunque. Volare senza l’ausilio di mezzi meccanici, semplicemente aprendo le braccia e trovarsi a spasso per aria. Questo divertente racconto ha la leggerezza di una favola, la comicità di tanti accadimenti giornalieri, strampalati e veri, la poesia dedicata all’idea del volo, del cielo, del sole e anche di un albero. Il Signor Vattelappesca è un uomo che si trasforma in un uccello, ma esclusivamente dentro di sé, nessuno lo sa, e nessuno mai capirà. Il Signor Vattelappesca potrebbe essere benissimo ognuno di noi, se solo dessimo unicamente ascolto alle parole libertà e fantasia. Le musiche di Pierpaolo Petta alla fisarmonica, ben congegnate con lo spirito del racconto, permettono di aprire spazi ai sentimenti dell’animo di chi ascolta. Lo spettacolo torna in scena anche venerdì 13 settembre.
Il Teatro Agricantus è sostenuto dalla Regione Siciliana – Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo e dal Ministero dei Beni Culturali che ne riconosce il ruolo artistico, culturale e sociale.
INFORMAZIONI Teatro Agricantus
Biglietti: Intero € 18,00, ridotto € 16,00 (Cral, carte sconto, under 25 e over 65 anni), intero web € 18,00 (più commissioni Tickettando)
Biglietteria via XX Settembre, 80 – Tel. 091.309636. Martedì e mercoledì h 11-13.30 e h 17-20; da giovedì a sabato h 11-13.30 e h 18.30-22; domenica h 18.30-22
Biglietteria on line https://agricantus.organizzatori.18tickets.it/ e https://www.tickettando.it/