Il direttore d’orchestra catanese, attuale coordinatore della direzione artistica della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo, il 23 marzo dirigerà l’orchestra da camera Arpeggione di Hohenems in Austria nel concerto “Frühlingsduft” (profumo di primavera in tedesco, appunto). Il 30 e 31 marzo Di Mauro tornerà a Craiova in Romania per dirigere “Madama Butterfly” per il centenario pucciniano
Sarà “Profumo di primavera” nella Sala dei Cavalieri di Palazzo Hohenems, nella omonima cittadina austriaca, con il concerto “Frühlingsduft” (profumo di primavera in tedesco, appunto), dove il direttore d’orchestra catanese Francesco Di Mauro, tra i più apprezzati guest conductor della scena internazionale, sabato 23 marzo, alle ore 19.30, dirigerà l’orchestra da camera Arpeggione di Hohenems. In programma “Langsamer Satz” del compositore austriaco Anton Webern, il Concerto per pianoforte e orchestra N. 2 in fa minore, Op. 21 di Frédéric Chopin, solista al pianoforte il pianista fiorentino Antonio Di Cristofano, e la Sinfonia di primavera n.1 in Si bemolle maggiore op. 38 di Robert Schumann.
«Un bel programma classico – commenta Di Mauro -. Apriamo con “Langsamer Satz” ovvero “Movimento lento”, un brano di Webern scritto per quartetto che è stato nuovamente orchestrato per orchestra da camera. Continuiamo con il Concerto per pianoforte e orchestra N. 2 di Chopin in una prima mondiale della versione ricostruita da Nicola Colabianchi, compositore e attuale sovrintendente del Teatro lirico di Cagliari, il quale, rispettando l’idea originaria di Chopin, ne ha ripreso il concerto che il pianista e compositore polacco non aveva completato nell’orchestrazione. Completiamo il concerto con la prima sinfonia di Schumann intitolata alla primavera. Arpeggione è una delle migliori orchestra da camera austriache. Sono molto contento di tornare in Austria perché non dirigevo questo Paese da 12 anni».
Arpeggione è un’orchestra dove ai musicisti austriaci si uniscono da sempre musicisti provenienti dall’Est europeo, e gli impegni internazionali di Di Mauro proseguono proprio verso Est. Il 30 e 31 marzo, infatti, tornerà a Craiova, in Romania, per dirigere “Madama Butterfly” dell’Opera Română Craiova per il centenario dalla morte di Puccini; il 19 e 20 aprile, poi, dirigerà il verdiano “Nabucco” al Teatro dell’Opera di Lodz, in Polonia. Di Mauro: «In Romania sarà una premiere di un allestimento completamente nuovo. E a ottobre andremo in tournée in Germania».
L’Europa è sempre molto presente nella carriera internazionale di Di Mauro come direttore d’orchestra. Ma cosa chiede un artista del suo rango al consesso che uscirà dalle prossime elezioni europee? «La musica classica è un collante per l’umanità, e mi auguro che i nuovi amministratori europei si ispirino al modus operandi della classica che unisce piuttosto che dividere. Nella Mitteleuropa, così in Paesi dell’Est come Romania e Polonia, si investe molto sulla musica classica perché ne viene riconosciuto il valore aggiunto che contribuisce alla crescita di una comunità. In Italia dovremmo fare molto di più sugli investimenti culturali che producono ricchezza non solo materiale ma anche spirituale».
In Italia Di Mauro tornerà a dirigere la “Traviata” del Sicilia Classica Festival che il 13 aprile farà tappa al Politeama di Lecce per poi replicare il 21 aprile al Politeama di Napoli e il 4 maggio al Pirandello di Agrigento. L’1 giugno Di Mauro sarà sul podio del Teatro Massimo Bellini della sua Catania per il Concerto per la Festa della Repubblica. Poi, a fine giugno, volerà in America Latina per una serie di concerti sinfonici che lo vedranno il 20 giugno dirigere a Brasilia, capitale del Brasile, ed il 30 giugno a Paranà in Argentina.
Il catanese Francesco Di Mauro ha compiuto i suoi studi a Parigi conseguendo il Diploma in direzione d’orchestra sotto la guida di celebri maestri come János Fürst e Henri-Claude Fantapié e il Diploma di analisi ed orchestrazione sotto la guida di Philippe Capdenat e Robert Rudolf. Come direttore d’orchestra si è esibito in tutto il mondo in prestigiose istituzioni musicali. Tra il 2022 e il 2023 è stato sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana dove ha portato avanti con successo un’attività di risanamento amministrativo. Terminato l’impegno come sovrintendente è tornato a ricoprire il ruolo di coordinatore della direzione artistica dell’ente sinfonico regionale palermitano. Fino al dicembre 2023 è stato direttore musicale del Capri Opera Festival.