Terminata la fase formativa con il workshop condotto da Paolo Angeli, con le performance live dei sei musicisti selezionati, in calendario tra sabato 19 e domenica 20 giugno, giunge a compimento SoundTrack Residencies 2.0, il progetto di Zō Centro culture contemporanee di Catania (unico organismo di programmazione multidisciplinare in Italia riconosciuto dal Ministero della Cultura), realizzato con il sostegno del Ministero e della Siae nell’ambito del programma #PerChiCrea. Il 19 giugno performance live di Alex Toscano, Cristina Cutuli e Giuseppe Crapanzano
Terminata lo scorso weekend la fase formativa con il workshop condotto da Paolo Angeli, con le performance live dei sei musicisti selezionati in calendario tra sabato 19 e domenica 20 giugno giunge a compimento SoundTrack Residencies 2.0, seconda edizione del progetto di Zō Centro culture contemporanee di Catania (unico organismo di programmazione multidisciplinare in Italia riconosciuto dal Ministero della Cultura), realizzato con il sostegno del Ministero e della Siae nell’ambito del programma #PerChiCrea. Il progetto è riservato a sei compositori e musicisti siciliani under 35 con esperienza nella composizione e l’esecuzione di musica elettronica interessati ad approfondire l’ambito dei meta-linguaggi finalizzati alla creazione di colonne sonore per audiovisivi. I sei musicisti-compositori selezionati sono Alexander Toscano, Cristina Cutuli, Giuseppe Crapanzano, Gianpaolo Castro, Antonio Campisi e Antonio Todaro. Le sei residenze di creazione previste dal progetto sono focalizzate alla creazione di altrettante opere musicali inedite che esplorino la relazione tra la musica contemporanea e neoclassica, e le sue possibili applicazioni in eventi performativi o prodotti audiovisivi. La presenza di tutor internazionali di alto profilo – i musicisti Evan Lurie, Julia Kent, Stefano Pilia e Paolo Angeli – è stata garanzia di una seria occasione formativa per gli artisti in residenza. Le sei opere inedite saranno presentate nei giorni 19 e 20 giugno.
Questo il calendario delle performance che si terranno al chiuso all’interno del teatro di Zō: il 19 giugno suoneranno Alexander Toscano, Cristina Cutuli e Giuseppe Crapanzano; il 20 giugno sarà la volta di Gianpaolo Castro, Antonio Campisi e Antonio Todaro.
Vediamo chi sono i compositori-musicisti che si esibiranno sabato 19 giugno per Soundtrack Residencies 2.0.
Alexander Toscano, Catania
Nato in Norvegia, 25 anni, intraprende gli studi in pianoforte classico in età tenera rivolgendo presto l’attenzione alla composizione, approfondendo l’emisfero dell’elettronica e dell’improvvisazione. Diplomatosi all’Istituto superiore di studi musicali Bellini di Catania in pianoforte, sotto la guida di Epifanio Comis, l’intenzione stilistica da lui perseguita prende piede attraverso l’eclettica passione per la sperimentazione compositiva nonché dell’astrazione timbrica, in un contesto poliritmico ispirato dalla scena progressive svedese.
Titolo dell’opera presentata il 19 giugno: Dreamseq vol. 1. Soggetto: Alexander Toscano, Maria Vittoria Magagna. Video and Graphics: Maria Vittoria Magagna, Francesco Enriquez, Vlad Cernilevskij, Alexander Toscano. Audio: Alexander Toscano.
Imprimere il frammento visivo di ciò che si ha davanti, ricomporlo ad occhi chiusi, trovarne una sintesi. Questa la genesi del motore immaginifico che il corto si propone di rintracciare, dove la somma dei frammenti rievocabili è in grado di generare forme, sequenze sonore e visive tanto quanto ricordi olfattivi e tattili; proponendo così uno sguardo in movimento, che non si limita alla prospettiva unica della realtà tangibile e non teme di cambiare identità al vissuto, di rivederne la funzione e i significanti.
Giuseppe Crapanzano, Barrafranca (Enna)
Classe 1988, ha studiato pianoforte e armonia jazz e sin da piccolo si trova a contatto con sintetizzatori, campionatori, giradischi, chitarre e tanti dischi da ascoltare. Nel 2017 si trasferisce a Napoli per studiare musica elettronica e arti digitali. Nel 2017 ha pubblicato la live performance “My Skyline On The Roof”, dove la visione da sopra un tetto di un casolare si sviluppa in un tappeto sonoro creato un campionatore, un sintetizzatore e da effetti di ambiente che provano a sonorizzare la dimensione naturale della Sicilia interna.
Titolo dell’opera del 19 giugno: Geo-Metry Out-Side. Compositore/Musicista: Giuseppe Crapanzano. Autore del video: Giuseppe Crapanzano/Antonio Todaro.
Installazione audio-video, che si svilupperà attraverso materiale sonoro derivante da campionatori e sintetizzatori, che unisce la live performance alla sonorizzazione di immagini. Alla base lo studio di materiale derivante da cosmologia, storia, storia dell’arte e antropologia. Queste materie sono in relazione con il nostro geo (la nostra terra) e con un’altra affascinante materia che è la geometria (ramo della matematica che studia lo spazio e le figure spaziali e da qui il titolo del progetto Geo-Metry). L’ambiente musicale punta ad un viaggio sonoro a volte ipnotico, rilassante e solo alcune volte giungerà a situazioni incalzanti e repentine.
Cristina Cutuli, Catania
La 24enne etnea, studentessa di Lettere moderne, ha studiato teoria e solfeggio all’Istituto superiore di studi musicali Bellini di Catania, dove ha ottenuto il diploma di Compimento Inferiore in Pianoforte, ed ha studiato pianoforte jazz con Osvaldo Corsaro al Centro Etneo di Studi Musicali. Nel 2018 ottiene il diploma di merito conferito dal C. E. T di Mogol per il testo originale in concorso “E sarà un attimo”. Dal 2010 al 2012 è stata pianista dell’Orchestra Jazz Giovanile Mediterranea (OjG JazzBand) diretta da Rino Cirinnà. Suona il pianoforte e scrive le proprie canzoni in italiano, francese, spagnolo, inglese e dialetto siciliano.
Titolo dell’opera presentata il 19 giugno: La dernière danse (L’ultima danza). Compositore/musicisti: Cristina Cutuli. Autori del video: Cristian Scalia, Cristina Cutuli.
“La dernière danse” ripercorre quegli istanti che sfuggono al nostro controllo: parole indelebili, ricordi e traumi scolpiti nella nostra memoria. Un viaggio a stazioni in bianco e nero fatto di 15 scene in cui un personaggio esegue le proprie ossessioni un’ultima volta prima di estinguerle. Le immagini e i suoni associati a ciascun ricordo sono scolpiti nella memoria del personaggio che rimane confinato in un unico spazio e in un unico tempo – quello del suo presente – ed esegue una partitura che scaturisce dalla combinazione tra trauma visivo e uditivo. Nella rievocazione, ciascuno di questi momenti viene tradotto in un connubio tra movimento ripetitivo, partitura ritmico-musicale e voce fuori campo, dove quest’ultima corrisponde ai pensieri del personaggio. La dernière danse precede la salvezza, momento di liberazione dalle ossessioni del passato.
Sergio Zinna, direttore artistico di Zō Centro culture contemporanee: «Zō è un centro culturale che ha nell’attività di programmazione il suo fulcro centrale ma che promuove parallelamente (in maniera forse meno visibile) un intenso lavoro nell’ambito della formazione e della produzione. Soundtrack Residencies rappresenta una occasione di crescita per i giovani compositori siciliani di cimentarsi nella realizzazione di produzioni originali. Un secondo step al quale stiamo già lavorando consiste nella possibilità di fare circuitare, fuori dai confini locali, le produzioni dei compositori siciliani selezionati».