Il direttore d’orchestra catanese, attuale coordinatore della direzione artistica della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana di Palermo e tra i più apprezzati guest conductor della scena internazionale, il 30 ed il 31 marzo dirigerà l’orchestra dell’Opera Română Craiova nella premiere della “Butterfly” con la quale il teatro lirico rumeno celebra il Centenario pucciniano. Di Mauro: «A ottobre porteremo l’opera in tournée in Germania»
Dopo l’austriaco “Profumo di primavera” della scorsa settimana, c’è ancora l’Europa al centro dell’attività di conduzione del direttore d’orchestra catanese Francesco Di Mauro, tra i più apprezzati guest conductor della scena internazionale. Sabato 30 e domenica 31 marzo, alle ore 19, Di Mauro torna a Craiova, in Romania, per dirigere “Madama Butterfly” dell’Opera Română Craiova per il centenario dalla morte di Puccini, una premiere che omaggia il grande compositore lucchese, portando in scena un capolavoro che continua a impressionare generazioni di spettatori. Di Mauro: «Nell’anno del Centenario pucciniano in cui tutto il mondo musicale commemora i 100 anni dalla morte di Puccini, avrò l’onore e il piacere di dirigere l’orchestra della Opera Română Craiova per la prima di “Madama Butterfly”, una delle opere pucciniane più amate. In Romania sarà una premiere di un allestimento completamente nuovo con un grande cast. Dopo aver fatto lo scorso novembre il verdiano “Simon Boccanegra”, nei giorni della nostra Pasqua (in Romania la Pasqua ortodossa sarà il 5 maggio) torno con piacere a Craiova dove mi sono trovato molto bene grazie a un’orchestra di grande qualità. E a ottobre porteremo l’opera in tournée in Germania».
La regia della “Butterfly” è dell’italiano Chris Catena, assistito da Arabela Tănase. La scenografia è di Răsvan Drăgănescu. Renata Vari sarà Cio-Cio-San, Licia Toscano sarà Suzuki, Rodica Dinișoară sarà Kate Pinkerton, lo spagnolo David Baños sarà Benjamin Franklin Pinkerton, Ioan Cherata sarà Sharpless, l’italiano Francesco Napoleoni sarà Goro. Orchestra e coro sono dell’Opera Română Craiova.
Prima degli appuntamenti autunnali tedeschi, per il direttore d’orchestra catanese ci sarà un altro prestigioso teatro dell’Europa dell’est ad attenderlo: il 19 e 20 aprile, infatti, Di Mauro dirigerà il verdiano “Nabucco” al Teatro dell’Opera di Lodz, in Polonia. Essendo il Vecchio Continente sempre molto presente nella carriera internazionale di Di Mauro come direttore d’orchestra, cosa chiede un artista del suo rango al consesso che uscirà dalle prossime elezioni europee? «La musica classica è un collante per l’umanità, e mi auguro che i nuovi amministratori europei si ispirino al modus operandi della classica che unisce piuttosto che dividere. Nella Mitteleuropa così in Paesi dell’Est come Romania e Polonia, si investe molto sulla musica classica perché ne viene riconosciuto il valore aggiunto che contribuisce alla crescita di una comunità. In Italia dovremmo fare molto di più sugli investimenti culturali che producono ricchezza non solo materiale ma anche spirituale».
In Italia Di Mauro tornerà a dirigere la “Traviata” del Sicilia Classica Festival che il 13 aprile farà tappa al Politeama di Lecce per poi replicare il 21 aprile al Politeama di Napoli e il 4 maggio al Pirandello di Agrigento. L’1 giugno Di Mauro sarà sul podio del Teatro Massimo Bellini della sua Catania per il Concerto per la Festa della Repubblica. Poi, a fine giugno, volerà in America Latina per una serie di concerti sinfonici che lo vedranno il 20 giugno dirigere a Brasilia, capitale del Brasile, ed il 30 giugno a Paranà in Argentina.
Il catanese Francesco Di Mauro ha compiuto i suoi studi a Parigi conseguendo il Diploma in direzione d’orchestra sotto la guida di celebri maestri come János Fürst e Henri-Claude Fantapié e il Diploma di analisi ed orchestrazione sotto la guida di Philippe Capdenat e Robert Rudolf. Come direttore d’orchestra si è esibito in tutto il mondo in prestigiose istituzioni musicali. Tra il 2022 e il 2023 è stato sovrintendente della Fondazione Orchestra Sinfonica Siciliana dove ha portato avanti con successo un’attività di risanamento amministrativo. Terminato l’impegno come sovrintendente è tornato a ricoprire il ruolo di coordinatore della direzione artistica dell’ente sinfonico regionale palermitano. Fino al dicembre 2023 è stato direttore musicale del Capri Opera Festival.