“Beats”, la rassegna di prosa imbastita da Gaia Vitanza il 28 novembre prosegue nel teatro palermitano con il racconto epico scritto a quattro mani da Beatrice Monroy e Sergio Vespertino il quale sul palco, con il fisarmonicista Pierpaolo Petta, dà voce e corpo al lungo percorso di redenzione di Ulisse che è l’avventura e la ricerca dell’intera umanità
Prosegue al Teatro Agricantus di Palermo “Beats”, la stagione Teatro da Kamera imbastita da Gaia Vitanza, come la trama che avvolge l’esistenza, il ritmo che definisce i tempi della poesia, dell’epica, della tragedia, miti e leggende. Lo spazio di via XX Settembre, di cui è direttore artistico Vito Meccio, ogni martedì fino al 19 dicembre ospiterà spettacoli di prosa, sei proposte in cui voce, risate, musica, immagini e poesia decodificheranno la superficie increspata dell’anima.
Martedì 28 novembre torna in scena una produzione di successo della cooperativa Agricantus: “Ulisse racconta Ulisse”, il racconto epico scritto a quattro mani da Beatrice Monroy e Sergio Vespertino il quale sul palco, accompagnato dal musicista Pierpaolo Petta, dà voce e corpo al lungo percorso di redenzione di Ulisse che è l’avventura e la ricerca dell’intera umanità. Ulisse è arrivato alla corte dei Feaci, il grande viaggio, le grandi avventure alle spalle. Adesso nel mondo incantato di Alcinoo dove l’ha accolto Nausicaa, lui ha un solo obiettivo essere trasportato a casa da una delle navi magiche di quel popolo caro a Poseidone. Dunque, con la sua solita abilità e astuzia, inizia il racconto. Ma prima di tutto si presenta con il nome che lui pensa in quel momento sia l’unico a rappresentarlo: il mio nome è odio, dice per iniziare e cominciare a tessere le vicende di un guerriero ma soprattutto di un reduce costretto a compiere un lungo percorso per ritrovare Ulisse e non essere più Odisseo. Così, narra da reduce, come tutte le guerre producono reduci, uomini che hanno vissuto l’inferno e che non sono più in grado di tornare indietro. A lui invece, ma non ai suoi compagni che moriranno tutti nel grande viaggio del ritorno durato dieci anni, è concessa questa opportunità. Lui può tornare a casa ma per tornare è necessario che si purifichi e prenda conoscenza del mondo, della madre terra, di tutti gli elementi di cui lui, guerriero, non solo non si è accorto ma verso i quali ha compiuto azioni violente.
Il Teatro Agricantus è sostenuto dalla Regione Siciliana – Assessorato del Turismo dello Sport e dello Spettacolo, che ne ha riconosciuto il ruolo e la funzione artistica, e dal Mic – Ministero della Cultura.
INFORMAZIONI
Teatro Agricantus. Biglietteria via XX Settembre, 80, tel. 091.309636, da martedì a sabato ore 11-13.30 e 17-20; domenica ore 17-20. Biglietteria on line: www.agricantus.cloud e https://agricantus.organizzatori.18tickets.it/
Rassegna Teatro da Kamera – dal 14 novembre al 19 dicembre. Messa in scena: martedì ore 21. Biglietti: intero € 15; ingresso in coppia € 25.