Il festival diretto da Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele entra subito nel vivo. Giovedì 10 ottobre sono in programma laboratori didattici e una masterclass rivolta a universitari e professionisti della comunicazione. Tra i film in concorso molte prime proiezioni, soprattutto tra gli stranieri, ed una prima assoluta. Nel pomeriggio l’incontro sulle grotte di Licodia Eubea, durante il quale saranno presentati i risultati di uno studio condotto sugli scavi delle Grotte di Marineo, al quale parteciperanno rappresentanti della Soprintendenza ai Beni Culturali e dell’Università di Catania
Dopo il grande successo della serata inaugurale il Festival della comunicazione e del cinema archeologico di Licodia Eubea entra nel vivo della programmazione. Non solo cinema, dunque, ma anche una serie di appuntamenti che arricchiscono e diversificano l’ampio programma messo a punto dai direttori artistici Alessandra Cilio e Lorenzo Daniele per la seconda giornata di questa XIV edizione. Undici le proiezioni in programma giovedì 10 ottobre, suddivise tra mattina, pomeriggio e sera, che saranno inframmezzati da un laboratorio didattico rivolto a studenti di ogni ordine e grado, da una masterclass in regia e da un importantissimo incontro dedicato al prezioso territorio di Licodia Eubea.
La seconda giornata della XIV edizione del Festival della Comunicazione e del Cinema archeologico, nato dalla sinergia tra le associazioni culturali ArcheoVisiva e Archeoclub di Licodia Eubea “Mario Di Benedetto” e sostenuto da Sicilia Film Commission e MIC – Direzione generale Cinema e audiovisivo, inizierà alle ore 9 con la proiezione di cinque film in concorso. Sul grande schermo del Teatro della Legalità saranno proiettati, nell’ordine, “Future Memories” (Italia, 2024) di Donatella Altier; “Hema. Una storia di castellieri” (Italia, 2022) di Francesca Mucignato; “Gegone, inside the Museum – Kore” (Grecia, 2022) di Giannis Zhonga; “Dans le secret des hiéroglyphes. Les frére Champollion” (Francia, 2022) di Jacques Plaisant e la prima nazionale di “Through the legend that I live in. The timeless beat of Mytilene castle” (Grecia, 2023) di Lydia Tsenta. Seguiranno i laboratori didattici rivolti alle scolaresche che, condotti dall’archeologa preistorica ed esperta in didattica Concetta Caruso, avranno l’opportunità di “toccare con mano” alcuni dei contenuti proposti durante le proiezioni cinematografiche del matinée. Nel pomeriggio, alle ore 15, è in programma la masterclass in regia “La terza dimensione della storia. Le antiche aree sotterranee: ricerca ed opportunità” (ingresso libero fino ad esaurimento posti) – rivolta agli studenti di discipline umanistiche e della comunicazione, in Scienze della formazione, del turismo e delle Accademie di Belle Arti, ma anche a professionisti della comunicazione culturale, della produzione audiovisiva e della formazione – tenuta da Massimo D’Alessandro, autore e regista di documentari, video teatrali, servizi televisivi di avventura, esplorazione e ricerca subacquea.
Nel secondo turno di proiezioni, al Teatro della Legalità a partire dalle ore 16, si potrà assistere a tre film italiani: “L’Ottava Sfera. La miniera millenaria” (Italia, 2024) di Claudia Crema; “Big John” (Italia, 2023) di Dorino Minigutti e Davide Ludovisi; “Approdi” (Italia, 2024) di Lorenzo Scaraggi.
Alle ore 18.30 è previsto l’importante incontro “Le grotte di Licodia Eubea. Ricerca, tutela e valorizzazione di un territorio” durante il quale saranno presentati i risultati di uno studio condotto sugli scavi delle Grotte di Marineo (situate a pochi chilometri da Grammichele, ma ricadenti sul territorio di Licodia Eubea) e al quale parteciperanno Maria Turco, funzionaria archeologa della Soprintendenza dei Beni Culturali di Catania; Orazio Palio, docente di Preistoria e Protostoria all’Università di Catania; e Antonio Barone autore ed esperto Pnrr Beni Culturali del comune di Licodia Eubea.
Gli scavi che nel 1988 interessarono l’area di Marineo portarono all’individuazione e all’esplorazione di quattro grotte carsiche formate dall’erosione marina, frequentate alcune in età bizantina e medievale, altre anche in età preistorica. Qui, a partire dal 2017, sono state condotte nuove attività di ricerca da parte della Soprintendenza ai Beni culturali e ambientali di Catania, in collaborazione con l’Università di Catania. All’incontro seguirà l’inaugurazione del nuovo allestimento del Museo Civico “Antonino Di Vita”.
Dopo l’aperitivo al Polo culturale della Badia, un classico appuntamento del Festival durante il quale è possibile apprezzare i prodotti enogastronomici locali ed incontrare in rilassatezza le delegazioni artistiche dei film in concorso, la giornata si concluderà con altre tre proiezioni: “The tinsmith” (Turchia, 2023) di Havva Okutan proiettato in prima nazionale; “Ugra Tales” (Federazione Russa, 2023) di Alexander Avilov proiettato in prima nazionale e la prima assoluta di “The city of the wolves… or of the light” (Bulgaria, 2024) di Diana Gergova.
I FILM DI GIOVEDI’ 10 OTTOBRE
Prima assoluta
The city of the wolves… or of the light” (Bulgaria 2024, 27′) di Diana Gergova. Consulenza scientifica: Diana Gergova Produzione: Clio Foudation.
Il documentario riguarda la capitale spirituale e politica della tribù dei profeti della Tracia settentrionale, i Geti, fin dal primo millennio a.C. Scoperta dagli archeologi decenni addietro e identificata come “Dausdava” (la città dei lupi o della luce) dalla Tabula Nona di Claudio Tolomeo, è ancora poco nota. Il percorso attraverso “Dausdava”, tracciato secondo gli insegnamenti orfico-pitagorici sull’immortalità astrale, presenta le iconiche tombe-templi attraverso cui i Geti si resero immortali, i loro santuari e il paesaggio culturale.
Prime nazionali
Through the legend that I live in. The timeless beat of Mytilene castle (Grecia 2023, 17′) di Lydia Tsenta. Produzione: Ludens Creative
Il castello di Mitilene esiste da secoli: dall’antichità ad oggi, esso rappresenta l’emblema della città di Mitilene. Sui suoi muri sono state scritte migliaia di storie: ci raccontano la vita del castello, ne restituiscono le voci, che rivivono attraverso il nostro protagonista, che si aggira al suo interno e ne simboleggia l’anima, condividendo con noi quanto vorrebbe tramandare alla conoscenza delle generazioni future. Il castello, una presenza ancora forte ai nostri giorni, “rivendica” il proprio posto nella vita contemporanea. Il tempo e gli eventi possono averlo segnato, ma la storia che rivelano è preziosa e non va dimenticata. Oggi il castello di Mitilene sta scrivendo un nuovo capitolo della sua storia, rinasce, continuando a elaborare nuovi percorsi culturali nella vita contemporanea.
L’Ottava Sfera. La miniera millenaria (Italia 2024, 25′) di Claudia Crema
Scoperta casualmente nel 1986 in località “Il Forcellino” presso i Piani dei Resinelli, sopra Lecco, l’Ottava Sfera vantò per vari anni il primato di più antica miniera di Lombardia datata con certezza. Risalente al 1200, la miniera venne sfruttata per l’estrazione di galena argentifera, da cui si ricavava l’argento. L’ingresso è ubicato in una stretta frattura alla base di una parete rocciosa che strapiomba per centinaia di metri sull’abitato di Lecco, e gli speleologi che per primi ne varcarono la soglia, dopo un millennio di abbandono, dovettero superare un complicato reticolo di cunicoli e gallerie. Alcune di esse apparvero curiosamente chiuse da cumuli di pietre, si capì in seguito che fu opera di antichi minatori convinti che, con la chiusura delle gallerie ormai sterili, si potesse favorire la ricrescita della vena mineralizzata. Il documentario racconta le vicende di questo sito e di altre realtà minerarie più recenti disseminate su quel territorio, arricchendo l’opera con una serie di interviste e testimonianze rilasciate da studiosi ed esperti in materia per narrare questa affascinante storia risalente a quasi mille anni fa.
The tinsmith (Turchia 2023, 11′) di Havva Okutan. Consulenza scientifica: Bülent Vardar e Attila Erden Produzione: Mehmet Ali Aksoy e Sefika Okutan
Recep Öztekin vive ad Antalya ElmalÄ ed è, secondo tradizione di famiglia, uno stagnino. Nel film il maestro Recep condivide con il pubblico le sue esperienze, raccontando in che modo abbia appreso questa professione dal nonno e dal padre, e di come il suo mestiere stia andando avanti oggi che l’interesse per la lattoneria è diminuito. Nel film Recep parla dell’attività della bottega di famiglia, del futuro di questa professione in relazione allo sviluppo tecnologico, e dei suoi problemi, tra cui la mancanza di qualcuno che erediterà questo sapere dopo di lui.
Ugra Tales (Federazione Russa 2023, 90′) di Alexander Avilov. Produzione: Innosocium Foundation
Un film sugli abitanti dell’Ugra: Khanty, Mansi e Russi che hanno scelto di vivere nella loro terra. Cinque eroi per cinque storie
Prime regionali
Future Memories (Italia 2024, 12′) di Donatella Altier
Tre uomini, Aleksander, Martin e Francesco. I primi due si incontrano nel campo di concentramento di Sachsenhausen negli anni ’40. Il terzo è un pianista che vive oggi a Barletta in provincia di Bari. Eppure le vite dei tre uomini sono legate da un filo rosso che le ha tenute insieme creando un piccolo miracolo. Nel campo di concentramento di Sachsenhausen, il cantante e compositore polacco Aleksander Kulisiewicz immagazzina nella sua memoria prodigiosa 770 canzoni create dai suoi compagni di deportazione, ripetendole continuamente per anni sottovoce tra le labbra per non dimenticarle; sarebbe impazzito se, dopo la liberazione, una infermiera non si fosse messa al suo fianco durante la convalescenza in ospedale e non gli avesse “svuotato” la memoria fissando sulla carta musica e testi.
Hema. Una storia di castellieri (Italia 2022, 70′) di Francesca Mucignato. Consulenza scientifica: Lidia Rupe Produzione: ArcheoMedi@Story.
Prima della nascita di Trieste le terre del Caput Adriae erano già abitate dai nostri antenati, la popolazione dei castellieri. Hema è una bambina che vive nell’età del Ferro nel castelliere di Elleri (posto a metà sul confine tra l’Italia e la Slovenia nei pressi del Comune di Muggia -Trieste) e come tutti i bambini di ogni tempo si affeziona ad un animaletto che trova per caso. Il padre, un commerciante di sale, diviene il protagonista di un triste rito che Hema, in una sorta di gioco, imiterà. Ma un parallelismo ai giorni nostri vede un’altra bambina simile ad Hema, che trovandosi in gita didattica presso lo stesso castelliere, riporta alla luce per caso un reperto che evocherà un legame emozionale con il passato. Presente in ogni epoca la figura di un rapace che sovrintende dall’alto le vicende umane attorno al castelliere e alla necropoli ad incinerazione di Santa Barbara, località nel Comune di Muggia –Trieste.
Gegone, inside the Museum – Kore (Grecia 2022, 6′) di Giannis Zhonga. Produzione: Hellenic Broadcasting Corporation
Corto animato in stop motion. Elpida (Speranza), una a solitaria ragazzina in sedia a rotelle, arriva con la sua classe al Museo dell’Acropoli. Qui resta affascinata dalla statua di una bellissima Kore a cui però…mancano braccia e gambe. La statua si anima e fa amicizia con la bambina, raccontandole la sua storia.
Dans le secret des hiéroglyphes. Les frére Champollion (Francia 2022, 52′) di Jacques Plaisant. Consulenza scientifica: Karine Madrigal e Vincent Rondo Produzione: TSVP -Tournez s’il vous plait.
Duecento anni fa, Jean-François Champollion decifrò per la prima volta i geroglifici egiziani, risolvendo così uno dei più grandi enigmi della storia dell’umanità. Quello che non è noto è che dietro questo genio si cela un’altra figura: è Jacques-Joseph, il fratello maggiore della famiglia Champollion. Il recente studio degli archivi di famiglia getta nuova luce su questa avventura intellettuale di decifrazione. È alla luce delle più recenti scoperte scientifiche e della lettura dell’epistolario di Jean-François Champollion e suo fratello che la vita di questo genio può essere riletta.
Big John (Italia 2023, 52′) di Dorino Minigutti e Davide Ludovisi. Produzione: Agherose sr
Big John è a pezzi. Bisogna ricostruirlo alla svelta, perché vale milioni di dollari. Big John è il più grande dinosauro triceratopo mai scoperto. Una piccola azienda familiare a Trieste, nel Nord Italia, ha pochissimo tempo per preparare l’immenso scheletro destinato a un’asta internazionale a Parigi. Per Flavio, il socio Iacopo e l’intero team è l’impresa di una vita.
Approdi (Italia 2024, 45′) di Lorenzo Scaraggi. Consulenza scientifica: Nicolò Carnimeo Produzione: Omero su Marte.
Approdi è un viaggio geopoetico lungo le coste pugliesi ispirato a Breviario Mediterraneo di Matvejević. Nicolò Carnimeo, a bordo della sua barca a vela, incontra intellettuali e scrittori: Alessandro Vanoli a Monopoli, Rita Auriemma a Egnazia, Roberto Soldatini a Trani, Lucio Caracciolo a Bari, Enrica Simonetti a Giovinazzo, Bjorn Larsson a Brindisi. Approdi è una dichiarazione d’amore al mare della Puglia, ai suoi porti e alle sue coste.
Informazioni
Ingresso gratuito
Teatro della Legalità – piazza Papa Giovanni XXIII – Licodia Eubea (Ct)
Ex Monastero di San Benedetto e Santa Chiara – piazza Stefania Noce – Licodia Eubea (Ct)
Teatro Leonardo Sciascia – corso Umberto I, 61 – Chiaramonte Gulfi (Rg)
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